Quand C’est | Stromae Canta Il Cancro

“Eh sì, ci conosciamo bene io e te, hai anche cercato di portarmi via mia madre, cominciando dai suoi seni, e poi sei passato ai polmoni di mio padre. Te lo ricordi”?
È tornato a stupire. È tornato a commuovere un’altra volta Stromae, con il suo nuovo singolo Quand c’est (si pronuncia Cansé), estratto dall’album Racine Carrée, uscito due anni fa.
Se in “Papaoutai?” – Papà dove sei – rievoca un’infanzia priva di una figura paterna (il padre ruandese morì nel sanguinoso genocidio del Ruanda del 1994), questa volta il talentuoso musicista sfida quasi se stesso, cantando un tema delicato, condiviso da molti, grandi e bambini, e che ha toccato persone a lui care: il cancro.
Atmosfere gotiche che ricordano le scenografie visionarie di Tim Burton ma che si ispirano alle grafiche del videogame danese Limbo. Bianchi e neri saturati al punto giusto. Una danza sinuosa ed elegante (coreografata sempre da Marion Motin) che al tempo stesso incute timore, grazie anche alla fisicità del cantante e agli elementi spalla, delle specie di rovi artigliosi che nell’immaginario collettivo ricordano un aracnide che è sinonimo di paura e morte: il ragno.
Il visual di questa canzone è qualcosa di incredibile. Riesce perfettamente ad equilibrare tutti gli elementi, a scandire temporalmente le entrate e le uscite di scena, a toccare le corde emotive di chi guarda e ascolta. Non che fosse una novità. Stromae ci ha sempre abituati a un’estetica forte, d’impatto. Sia nei suoi video, che negli altri suoi progetti (ricordate la capsule collection lanciata lo scorso anno, Mosaert?).
La scorsa estate ha dovuto annullare il suo tour per via degli effetti collaterali che si sono manifestati dopo aver fatto la profilassi anti malarica. Noi aspettiamo impazienti di vedere le sue performance dal vivo.
Credits
Director | Xavier Réyé
Art Director | Luc Junior Tam
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