Yussef Kamaal In Tour Per L’Italia Con ‘Black Focus’

Quando penso a Londra nella mia mente si proietta subito una nuvola colorata, caotica, calda, che ha un’anima tutta sua e passeggia per il cielo che copre la città. Una città che è uno strano miscuglio di popoli e culture che creano un terreno fertile per idee di tutti i tipi.
Yussef Kamaal è nato proprio in questo caos ordinato e il suo sound si porta dietro l’unicità del tessuto urbano e diversificato di Londra.
Questo duo di jazz-funk moderno lo scorso novembre ha pubblicato il suo primo album, Black Focus, sotto l’etichetta di Gilles Peterson, la Brownswood Recordings, riuscendo a impressionare la critica come nessun’altra nuova formazione ha fatto negli ultimi tempi.
Batterie e tastiere sono il loro marchio di fabbrica. Le prime, suonate dal membro degli United Vibration, Yussef Dayes, le seconde da Kamaal Williams, conosciuto anche come Henry Wu.
Da una semplice e casuale improvvisazione, questi due incredibili musicisti riescono a dar vita a un intrigante dialogo tra ritmi spezzati e accordi sofisticati, intercettando sia gli animi dei dilettanti che quelli degli intenditori della buona musica.
E anche il loro incontro è stato casuale. Dopo aver fatto un live set al Boiler Room e qualche altro concerto basato su progressioni di accordi e totale improvvisazione, hanno registrato l’album Black Focus insieme a Malcolm Catto degli The Heliocentrics.
Ogni loro traccia è la somma di ritmi intricati e melodie groove che scorrono in maniera naturale, senza aver bisogno di seguire degli arrangiamenti precisi.
Herbie Hancock, le sonorià jazz-funk della Mahavishnu Orchestra, insieme alle note di Thelonious Monk e alla drum-machine di Kaidi Tatham, sono solo alcune delle molte anime inconsciamente incorporate in questo acclamatissimo e potentissimo album di debutto.
In una recente intervista, hanno detto: “Le strade di Southwark e Lewisham sono le strade dove siamo cresciuti, che abbiamo percorso per andare a scuola; sono le strade dove abbiamo mangiato okra, dove abbiamo avuto la fortuna di intercettare così tante culture diverse, che ci ispirano, soprattutto da un punto di vista musicale.”
I due hanno cominciato facendo piccoli concerti nei pub intorno a Peckham e Camberwell, quando erano adolescenti, ma ora stanno facendo un tour in Europa, accompagnati da un intero entourage di musicisti guest. Sono talmente apprezzati da essere riusciti a mandare in sold out la data organizzata alla storico Jazz Club di Ronnie Scott, a Londra, e hanno anche tenuto un concerto straordinario agli Gilles Peterson Worldwide Awards.
Calligraphy è la loro nuova strabiliante traccia.
Se volete godervi dal vivo questo promettente duo emergente, prima che scoppi e diventi irraggiungibile, vi consigliamo di salvarvi in calendario le date italiane del loro tour italiano Black Focus. Questo venerdì, 2 dicembre, suoneranno a Roma, al Monk Club. Il 3 dicembre è la volta di Milano, al Biko, in occasione del Mash Sonic Impact; il 4 dicembre arriveranno al Combo Social Club di Firenze, mentre il 7 dicembre li troverete a Torino, allo Spazio 211, in occasione del Jazz:Re:Found Festival.
Tutte le immagini | Courtesy of Jazz:Re:Found
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Sono una persona molto eclettica con un’ossessione per la musica e la sociologia. Nata e cresciuta in Italia, Londra è diventata la mia casa. Qui creo beat, ballo, canto, suono, scrivo, cucino e insegno in una scuola internazionale.