Yara Mekawei | L’arte è Donna Anche Al Cairo

di Claudia Galal - Pubblicato il 19/01/2018

L’unico proposito valido per tutti nel nuovo anno dovrebbe essere la volontà di abbattere gli stereotipi che, ancora nel 2018, ci impediscono spesso di guardare oltre le apparenze.

Nei mesi scorsi siamo stati travolti dalla potenza di un movimento femminile che ha gridato basta alla pretesa di superpotere maschile, ma sembra ancora che l’emancipazione della donna e il suo empowerment siano questioni esclusivamente occidentali. Anche noi donne, talvolta, siamo colpevoli di alimentare la visione eurocentrica secondo la quale le donne del resto del mondo sono da salvare, soprattutto se vivono in aree come il Nord Africa o il Medio Oriente. Dovremmo invece riconoscere tutte le giovani forti, creative e indipendenti, che da contesti avversi riescono a portare avanti i loro percorsi professionali, artistici e personali, come fa per esempio la trentenne egiziana Yara Mekawei.
griot mag Yara Mekawei - L’arte è donna anche al CairoProduttrice, sound artist e compositrice elettro-acustica con base al Cairo, dove si è laureata alla Facoltà di Belle Arti di Helwan nel 2010, Yara Mekawei è un’artista prolifica di livello internazionale. Il suo lavoro, che lei stessa definisce come una sorta di bricolage sonoro, trae ispirazione e si alimenta dalla vita metropolitana e dalle infrastrutture delle città, legandosi all’architettura dei palazzi, alla loro storia, al loro rapporto con l’ambiente circostante e all’equilibrio dei pieni e dei vuoti (o al non equilibrio, nel caso del Cairo), come nelle installazioni Shubra Line (insieme all’artista visivo Mina Nasr) o Pharynx. È un artigianato musicale che estrae ritmo e movimento dalle immagini, una intraprendenza creativa che ha valore sociale e pone la musica al centro del processo artistico come collante di persone diverse, che convergono nello stesso luogo per ascoltare, confrontarsi su un linguaggio comune e ballare.

Mekawei è attiva anche come video artist e performer, oltre che come curatrice di interventi multidisciplinari, eventi, concerti e workshop, che organizza in Egitto e all’estero. Nella sua visione ogni progetto è da considerarsi come il risultato di una fase personale e di un’esperienza contingente, sempre filtrata dal suo essere una donna nella società egiziana, dunque con un bagaglio umano e culturale mediorientale e africano allo stesso tempo.

Uno dei suoi ultimi progetti, realizzato nel 2017 per la Biennale di Lagos, Nigeria, è Scratching. Opera di sound art divisa in due parti, prevedeva inizialmente la registrazione ambientale della storica casa Ilukwe, nel cuore della popolosa capitale nigeriana, e successivamente l’amplificazione dei suoni prodotti dal corpo in movimento del performer ghanese Kwasi Ohene-Ayeh attraverso l’applicazione di microfoni a contatto. Così, durante la performance dal vivo, l’individuo era il vero protagonista e l’umanità del singolo emergeva con più forza della confusione della metropoli.

griot mag Yara Mekawei | L’arte è donna anche al Cairo
Breakfast (2016) di Yara Mekawei

Certamente non è facile farsi strada in una scena artistica e culturale come quella egiziana, dominata dalla tradizione e dagli uomini, ma Yara Mekawei è riuscita in pochi anni a ritagliarsi il proprio spazio come figura di riferimento per la generazione (post-)rivoluzionaria, che guarda altrove con sguardo aperto e desidera emanciparsi dal peso delle convenzioni. Non solo è apprezzata in Egitto, ma è chiamata continuamente a portare i propri progetti all’estero. I veri problemi, racconta la stessa Mekawei, sorgono proprio in questi casi: “Visa, Visa e Visa… Non sai quanto tempo perdo a compilare moduli per la burocrazia e le procedure di richiesta per i visti. Non è importante che cosa tu vada a fare, non conta se hai già viaggiato tanto in tutto il mondo. Se vieni da quella regione calda chiamata Medio Oriente e Nord Africa, gli stereotipi ti inseguiranno per sempre.”

Attualmente Yara Mekawei si trova a Zurigo, Svizzera, per lavorare a un progetto in residenza che attendiamo presto di scoprire.

Ascolta e segui Yara Mekawei su Soundcloud e su Yaramekawei.

Immagine di copertina | Foto di Mohamed Ismail Shawki | Tutte le immagini | Per gentile concessione di Yara Mekawei

Vuoi segnalare un tuo progetto o news che vorresti leggere su GRIOT? Scrivi a info@griotmag.com

Segui GRIOT Italia su Facebook, @griotmagitalia su Instagram Iscriviti alla nostra newsletter
+ posts

Metà italiana, metà egiziana, nata e cresciuta nelle Marche, passata per Bologna, adottata da Milano, lavoro nel campo della comunicazione e dei media. Scrivo di musica, street art e controculture, sono affascinata dalla contaminazione culturale a tutti i livelli.