Settembre Riparte All’Insegna Delle Arti Performative Con Short Theatre E Romaeuropa Festival

Dal 6 al 18 settembre 2022 per la sua XVII edizione Short Theatre propone un programma che convoca le punte più avanzate della performing art, dando vita a uno spazio di prossimità e relazione tra le pratiche artistiche, il pensiero teorico, la musica e la convivialità. La 37° edizione di Romaeuropa, in programma dall'8 settembre al 20 novembre 2022, cercherà di contrapporre idee e passione alla guerra, rivendicando una centralità umana senza frontiere geografiche.

di GRIOT - Pubblicato il 04/09/2022
Cherish Menzo, DARKMATTER, 2022, Foto: Bas de Brouwer

SHORT THEATRE

150 ospiti, 55 progetti, 13 giorni densi di arte e sperimentazione, tra spettacoli, performance, installazioni, incontri, tavole rotonde, concerti, party, dj set e progetti partecipativi che si sviluppano e vivono durante il corso dell’anno in 13 location della capitale, travalicandone i confini fino ad arrivate a Velletri e Pontinia. Short Theatre è un organismo pulsante che intreccia continue relazioni con i molteplici presidi culturali urbani, coltiva un pensiero critico radicale sull’esistente e interpella nuovi immaginari. Lavori di artisti e compagnie affermate convivono al fianco di nomi emergenti che incontrano il pubblico per la prima volta, spaziando tra la scena contemporanea di Roma e quella internazionale proveniente da tutto il mondo, con un’attenzione al Sud Globale. La XVII edizione è la prima sotto la direzione artistica di Piersandra Di Matteo e punta sulla disseminazione urbana nella collaborazione tra mondi, sulla trasversalità a vantaggio delle interferenze, sull’accessibilità come spazio di reinvenzione dei linguaggi artistici.

Per l’edizione 2022 la convergenza tra Teatro di Roma e Short Theatre si manifesta su diversi progetti, il Teatro India ospita I versi delle mani della coreografa Marta Bellu e due prime nazionali: Sfera di mk, in collaborazione con Orbita | Spellbound – Centro di Produzione Nazionale della Danza e The Dancing Public della coreografa svedese Mette Ingvarsten, oltre che di laboratori gratuiti e serate all’insegna della musica e della festa. Il Teatro di Roma collabora con in festival anche in occasione della presentazione dei due soli Shadowpieces V e IX di Cindy Van Acker che, grazie al sostegno dell’Istituto Svizzero, torna a Roma in una concatenazione di sguardi partita a giugno con Buffalo per concludersi ora a Short Theatre 2022.

Il festival inaugura con la mostra fotografica dell’artista e performer Gisèle Vienne, che al Mattatoio di Roma presenta 40 Portraits (2003-2008). Mentre il Teatro Argentina ospita Crowd, sempre della stessa artista, una delle figure internazionali che ha ripensato in maniera radicale i paradigmi della scena artistica contemporanea, in una co-realizzazione con Grandi Pianure / Teatro di Roma – Teatro Nazionale  (17 e 18 settembre).

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ROMAEUROPA FESTIVAL

Andrea Hannes, Warping Souls, Romaeuropa Festival 2022

Due mesi e mezzo di programmazione disseminata in 18 spazi della città di Roma, tra musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia, e più di 80 spettacoli con 400 protagonistз provenienti da 14 paesi del mondo. L’edizione di quest’anno, con la direzione artistica di Fabrizio Grifasi, “cercherà di reagire all’invasione in Ucraina con lo sguardo delle artiste e degli artisti del REF2022 contrapponendo idee e passione alla guerra e rivendicando una centralità umana senza frontiere geografiche, riconoscendo il valore delle differenze e della diversità. È una sorta di manifesto culturale per il dialogo, questo ‘fare festival’.

L’inaugurazione del REF avrà luogo all’aperto, l’8 e il 9 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, dove si susseguono: l’ICK Dans Amsterdam diretta da Emio Greco e Pieter C. Scholten con il loro evento/manifesto We Want It All (8-9 settembre) e le creazioni ospitate in collaborazione con Dance Reflections by Van Cleef & Arpels: Drumming Live (13, 14 settembre), l’iconica creazione di una delle più influenti coreografe contemporanee Anne Teresa De Keersmaeker che insieme a Ictus Ensemble si confronta con l’omonimo capolavoro di Steve Reich, In C Live (17, 18 settembre) di Sasha Waltz sulle note dell’omonima composizione di Terry Riley eseguita live dall’Ensemble Casella del conservatorio A. Casella dell’Aquila.

Nella settimana di inaugurazione del REF anche l’unica data italiana del compositore Ólafur Arnalds con Some kind of peace, presentato in corealizzazione con Spring Attitude Festival. Classe 1986, ha incantato il mondo sin dai suoi esordi con un percorso vulcanico, costellato di innovazioni, profondamente legato ai paesaggi naturali del suo paese di origine e contemporaneamente aperto alla contaminazione.

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