Room 2806 Ripercorre Il Caso Di Molestie Sessuali Che Fece Cadere Un Aspirante Presidente Francese

di GRIOT - Pubblicato il 16/12/2020

Era il 2011 e #MeToo era ancora lontano. Era un mondo in cui le donne venivano trattate come inferiori e poveri e immigrati erano cittadini di seconda classe. È  in questa cornice che Nafissatou Diallo, una donna immigrata dalla Guinea-Conakry che lavorava come addetta alle pulizie in un hotel di lusso, denunciò l’aggressione sessuale e il tentato stupro da parte di un uomo nella stanza 2806 del Sofitel Hotel a New York. Non avrebbe mai immaginato che la sua storia avrebbe provocato la caduta vertiginosa di Dominique Strauss-Khan, al tempo Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale e potenziale presidente della Francia.

Room 2806: The Accusation. Dominique Strauss Khan viene arrestato nel 2011 per molestie sessuali – Immagine NETFLIX

Uscita su Netflix il 7 dicembre, Room 2806: The Accusation è una docuserie di quattro episodi diretta dall’attore e regista francese Jalil Lespert. Esplora le diverse sfaccettature di uno dei più grandi scandali sessuali degli ultimi vent’anni, e si focalizza sulla fine di un’era e sulle trasformazioni—ancora in corso—che hanno cambiato il rapporto della società con lo stupro, le sue narrazioni e le sopravvissute. Raccontando in dettaglio il caso New York contro Strauss-Kahn, la serie alterna testimonianze tra i suoi amici più intimi, le sopravvisute, ma anche giornalisti e persone della magistratura di New York che furono coinvolti nel processo. In una rara apparizione, anche Nafissatou Diallo parla del caso.

Room 2806: The Accusation. Nafissatou Diallo – Immagine NETFLIX

Una delle caratteristiche più interessanti di Room 2806: The Accusation è il modo in cui alcuni dei suoi protagonisti senza volerlo rivelano il persistere dell’immaginario della cultura dello stupro. Giocando con parole e lirismo poetico, alcuni degli intervistati confondono Eros con Thanatos, così come i confini tra consenso, desiderio e stupro. Nella loro mente, DSK non è altro che un libertino incompreso, mentre Nafissatou Diallo una bugiarda e arrampicatrice sociale.

Nove anni dopo lo scandalo, l’ex ministro francese della cultura, Jack Lang, parlando della vicenda ha dichiarato: “L’amore non è la cospirazione del diavolo. Forse Dominique Strauss-Khan ama le cose dell’amore rispetto a noi, e allora? Un presidente dovrebbe privarsi della libidine?” I suoi commenti arrivano nel 2020, in un mondo “post #MeToo”. In questo mondo, le donne sono ancora fortemente considerate minori, ma gli uomini tendono ad essere meno rumorosi al riguardo in pubblico. Ma lo sono? Quanto ai poveri e agli immigrati, nella migliore delle ipotesi vengono ancora ignorati. Tuttavia, le sopravvissute come Nafissatou Diallo e Tristane Banon, non sono più viste come bugiarde. Possono parlare abbastanza apertamente e denunciare gli uomini violenti, anche quando quegli uomini sono considerati potenti o “onnipotenti”. Ma molti casi dimostrano che parlare apertamente non ha alcun effetto su chi compie una violenza sessuale.

Room 2806: The Accusation cerca di non dare giudizi e in gran parte è scritta bene. Colpisce per la sua autenticità e capacità di ricreare l’atmosfera di dubbio e sospetto che accompagnano il caso fino al suo capitolo finale. Jalil Lespert non ci dice chi ha ragione o torto, chi è colpevole o innocente. Al contrario, presenta al pubblico fatti, ambivalenze e zone d’ombra, per permettere di trarre le proprie conclusioni.

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