Roma, Kumasi, Honk Kong, Belem: SO IT IS, Il Progetto Nomadico Che Infesta Lo Spazio Pubblico

Giunto alla seconda tappa, il progetto è un gesto di infestazione dello spazio pubblico e urbano, che recupera e nutre la lotta con l’azione immaginifica di artistз e comunità.

di GRIOT - Pubblicato il 17/02/2022
Va-Bene Elikem K. Fiatsi, Anyie Ne Nye, (2022), SO IT IS_Kumasi. COURTESY

Che cosa significa esporre il proprio corpo nello spazio pubblico? E chi, come e dove può esporre il proprio corpo? Che cosa significa corpo? Sono queste alcune delle linee di riflessione al centro di SO IT IS, progetto a cura di Ilenia Caleo e Silvia Calderoni, in collaborazione con Paola Granato e CHEAP, per TheTime Being (Prototyping the Queering Platform) di Hong Kong.

L’azione-matrice che ha ispirato la prima tappa di SO IT IS, con protagonista Roma, ha preso vita nel 2020 in piena pandemia, a Bologna, all’interno del progetto di arte pubblica La lotta è fica, ideato e curato da CHEAP street poster art: 25 artiste vestono la centralissima via Indipendenza di Bologna, realizzando poster a grandezza e nudezza naturale. Ciascuna artista è invitata a incarnare la propria idea di femminismo intersezionale, antirazzista, body e sex positive.

Silvia Calderoni per La lotta è fica, 2020, Bologna. COURTESY

SO IT IS _Roma, realizzato nel 2020 in collaborazione con Short Theatre, è stato un invito alla musicista e performer Lola Kola: aderire a una pratica e costruire un immaginario imprevedibile su ciò che i corpi possono essere e possono fare, partendo da alcune regole individuate dal gruppo curatoriale.

Lola Kola, Io Sono Quel Che Sono (2020), SO IT IS_Roma

La seconda tappa, conclusasi a gennaio 2022, ha preso forma tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Dopo una serie di incontri online con Va-Bene Elikem K. Fiatsi [crazinisT artisT], le curatrici invitano l’artista crossdisciplinare, performer e trans-attivista a costruire la sua idea di infestazione dello spazio. Va-bene, basata a Kumasi, Ghana, dal 2011 dirige perfocraZe International Artists Residency (pIAR), spazio di ricerca sulla performance e programma di residenze artistiche internazionali. Questo spazio, e la comunità multipla che lo abita e lo attraversa, costituisce l’ambiente relazionale in cui il poster dell’artista ha preso corpo.

Va-Bene Elikem K. Fiatsi, Anyie Ne Nye (2022), SO IT IS_Kumasi. COURTESY

“Non pensiamo a questo lavoro come a una commissione, piuttosto come a una condivisione e trasmissione di una pratica—è anche una pratica molto legata alle relazioni, alle volte contattiamo una curatrice o un collettivo. L’idea è che intorno all’affissione del poster possa attivarsi una comunità—che sia un festival, una comunità di attivistз, eccetera. Va-Bene, ad esempio, ha affisso il poster il giorno della love fEAST 2022, una cena annuale che raduna la comunità artistica e lgbtq+,” racconta Ilenia Caleo.

La terza tappa di SO IT IS vede la collaborazione di Rebecca Pik Kei Wong, artista e coreografa di Hong Kong che lavora molto sul tema della sessualità; mentre per la quarta tappa verrà attivata una collaborazione con l’artista brasiliana Berna Reale, basata nella città amazzonica di Belém.

“Conoscerci in questi mesi, parlare, condividere le diverse condizioni—come artistз, alle volte come femministe o persone queer– è stato molto potente. Stiamo trascrivendo questi scambi in una pagina di scritture sul sito: Corrispondenze. Vorremmo che il sito fosse in tutte le lingue delle città che attraversiamo e dellз artistз coinvoltз: per ora c’è in italiano, in inglese, in portoghese-brasiliano. Va-Bene lo sta traducendo in twi, e Pik Kei Wong in cantonese.”

In ogni sua tappa, SO IT IS vuole disegnare una trama di affetti e di relazioni: una pratica di contatto con persone che mano a mano si incontrano, e con i grumi di comunità intorno, che si materializza in uno spazio urbano, non virtuale. La mappa delle affissioni andrà a comporsi tappa dopo tappa.

Regole:

  • Ogni poster è uno e unico, come ciascun corpo;
  • lo scatto è a figura intera, il corpo è nudo;
  • le dimensioni del poster sono a grandezza naturale;
  • gli interventi sul corpo sono compiuti in post-produzione grafica/fotomontaggio;
  • ogni poster è affisso in una città diversa;
  • l’artistx sceglie il luogo preciso dell’affissione, in base alla propria città e alle comunità che la abitano.

Visita SO IT IS.

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