‘Freak’ | Abbiamo Incontrato PRINCE$$ Trium

Il plumbeo cielo autunnale di Tottenham Court Road mi si rivela davanti come una diapositiva in slow motion mentre emergo dall’uscita della metro aggrappata al corrimano della scala mobile. Geaola Adeyemi, aka PRINCE$$ trium, è lì che mi aspetta con un sorriso radiante, un look “all-black” e le sue finissime trecce di un rosa antico argentato che si confonde con le nuvole violacee.
Romana D.O.C., ventunenne con origini nigeriane-congolesi, PRINCE$$ Trium è una produttrice, cantante, rapper, manager e una delle tante menti creative fuggite dal Bel Paese per dare pieno sfogo al proprio estro artistico. Infatti, grazie a un provvidenziale viaggio con la famiglia nella capitale inglese in occasione delle Olimpiadi del 2012, PRINCE$$ TRIUM—che sognava di trasferirsi in America—oggi vive a Londra, e qui frequenta il secondo anno del BA in Commercial Music Production presso la Westminster University. Ma sono molti i progetti in pentola della giovane produttrice che, esperta autodidatta cresciuta a pane e tutorials, ha già raccolto l’interesse da vari artisti sparsi per il mondo con cui collabora da tempo.
L’anticonformismo è una filosofia per lei e di conseguenza anche l’essere una donna forte e determinata come il suo idolo Tina Turner, artista che all’età di 8-9 anni le ha cambiato la vita con il film What’s love got to do with it?, è stata la spinta che l’ha portata a intraprendere la carriera musicale.
Musica, voce, styling, visual art e importanti messaggi da comunicare: PRINCE$$ TRIUM è un’artista poliedrica e il suo ultimo singolo, Freak (accompagnato da un video che lei stessa ha montato), è dedicato a tutti coloro che la società esclude e riassume la sua grande voglia di libertà espressiva. Cosa che ha trovato a Londra. “Volevo essere libera e sapevo che Londra era il posto per me. Qui posso vestirmi come voglio, fare ciò che desidero, mentre a Roma, dove vieni giudicata per tutto—per lo stile, per il colore della pelle, per la musica che ascolti— sentivo molte restrizioni.”
Lo stile è infatti una parte fondamentale per lei ed è fortemente legato al vintage. Colleziona vestiti che partono dagli anni ’40 ma soprattutto abiti degli anni ’70 che prende dall’armadio della madre. A seconda dello stato d’animo sceglie cosa indossare. “Mi vesto di nero, se è una brutta giornata, ma tendenzialmente look anni ’80 o ’90, con vari accessori e piercing, e a volte mischio qualche capo bondage.”
Tina Turner, Aretha Franklin, Amy Winehouse, Lauryn Hill, Rihanna e Beyoncé sono i nomi che hanno influenzato molto il suo percorso ma quando ha iniziato a fare musica più seriamente ha deciso di andare alla scoperta delle sue origini e ad esplorare altri mondi. “Ho iniziato a ascoltare Fela, ad andare alle feste del collettivo Pussy Palace e ho capito che qui la musica era tutta un’altra storia. Ho iniziato a sperimentare ed è nata PRINCE$$ TRIUM,” mi racconta. “Freak per esempio è nata in un momento preciso, anche se è sempre stata nella mia testa. Nella mia vita ne ho passate tante, soprattutto perché le persone mi facevano sentire inferiore, quindi mi sono creata una corazza che ancora oggi indosso e che mi tengo stretta. Un giorno mi trovavo a studio, stanca, e mi son detta: devo far uscire qualcosa da qui che abbia un significato profondo per me e che arrivi anche ad altri. Poi una sera, a un evento Pussy Palace, ho visto dei corpi che si muovevano…erano così liberi, e anch’io volevo esserlo: e così è nata Freak.”
Il voguing e le sonorità elettroniche ballroom e afrobeat sono gli elementi centrali di Freak. E il suo rapporto con la comunità delle ballroom londinesi, il primo contatto con questo mondo è partito guardando Pose. “Tutti mi dicevano di guardare Pose, di Ryan Murphy—uno dei miei autori preferiti, American Horror Story è un capolavoro—e da lì ho scoperto come la comunità LGBTQ, essendo sempre stata esclusa, si è creata questi spazi dove poter essere sé stessa, ballare, esprimersi. Anch’io voglio creare uno spazio del genere, ma lo voglio creare nella mia musica. Voglio che chiunque ascolti la mia musica si senta libero.
Dopo aver visto la serie ho iniziato a fare le mie ricerche per trovare qui a Londra una di queste ballroom e l’anno scorso ho conosciuto la DJ Nadine Artois, tra le fondatrici di Pussy Palace, che mi ha invitata a una delle loro serate. Sono andata e mi si è aperto un altro mondo, la mia musica è cambiata. Oggi la vedo da un’altra prospettiva, non soltanto da un punto di vista tecnico, ma anche di sentimento—che è quello che dovrebbero fare tutti. Basta ascoltare la trap, per dire: che cos’è questo? Di che cosa parlano? Il mio prossimo progetto sarà unire la trap con altri generi, renderla un po’ più seria. Non so, io mi chiedo che fine abbiano fatto gli artisti di una volta. Ascolto qualsiasi genere, dalla musica classica a Björk, e quando i miei amici mi dicono ‘Dai, ascolta questo…” rimango senza parole. Si parla solo di droga. E il resto?”
È un fiume in piena che non vuole fermarsi PRINCE$$ TRIUM, con i suoi vari progetti che porta avanti con passione, come il suo collettivo Crystal: “Il mio obiettivo è offrire anche ad altri artisti la possibilità di farsi conoscere. Voglio coinvolgere fotografi, cantanti, modelli per lavorare insieme e promuoversi a vicenda. Sto poi lavorando ad una mia linea di abbigliamento con marchio PRINCE$$ TRIUM. Per quanto riguarda la musica sto collaborando con altri artisti internazionali da tutto il mondo, quindi se ne vedranno delle belle.”
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Immagini | Foto di Celine Angbeletchy
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Sono una persona molto eclettica con un’ossessione per la musica e la sociologia. Nata e cresciuta in Italia, Londra è diventata la mia casa. Qui creo beat, ballo, canto, suono, scrivo, cucino e insegno in una scuola internazionale.