Middle East Now | La Nona Edizione A Firenze Dal 10 Al 15 Aprile

di Claudia Galal - Pubblicato il 09/04/2018

La forte correlazione tra arte, cultura e società ha acquisito in questi anni un altro nodo importante, quello dei nuovi media e, in particolare, dei social network. Ormai si tratta di piattaforme imprescindibili, non solo per la semplice discussione o informazione su certi argomenti di attualità, ma anche per il loro stesso svilupparsi nella società, in Occidente come nel resto del mondo.

I centri di attenzione sono ormai costruiti attorno ad hashtag e parole chiave, ecco perché Hashtag #middleast è il tema della nona edizione di Middle East Now, il festival internazionale di cinema, documentari, arte, musica e incontri, che quest’anno si svolgerà dal 10 al 15 aprile, sempre a Firenze. Ideata e organizzata dall’associazione culturale Map of Creation, la rassegna si terrà tra Cinema La Compagnia, Cinema Stensen e altri spazi del capoluogo toscano, con un ricco programma di proiezioni ed eventi speciali, nell’ambito del cartellone della Primavera di Cinema Orientale.

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Flying Boys, di Tamara Abdul Hadi

Il cartellone propone una selezione di oltre 40 film premiati nei migliori festival internazionali, per un viaggio cinematografico fra le società dell’area mediorientale, delle quali politica e media internazionali parlano sempre di più, purtroppo difficilmente sganciandosi da luoghi comuni e stereotipi. Il pubblico del festival avrà, invece, il privilegio di affrontare i temi forti e l’attualità, attraverso le storie e i personaggi dei titoli cinematografici più recenti provenienti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Afghanistan, Siria, Algeria, Marocco e Sudan.

Ad aprire questa edizione sarà la pluripremiata regista palestinese Annemarie Jacir, una delle pioniere del cinema mediorientale contemporaneo, che presenterà il suo ultimo film, Wajib. Invito al matrimonio, già candidato agli Oscar 2018.

Un focus sarà dedicato alla Siria e alla disastrosa situazione del Paese, grazie alle immagini potenti di alcuni film selezionati, come Of Fathers and Sons (in anteprima italiana), il documentario del regista Talal Derki, appena premiato al Sundance Film Festival: un ritratto crudo e diretto del generale Abu Osama, leader islamista del gruppo radicale Al-Nusra, attraverso l’addestramento dei ragazzi che scelgono di seguirlo.

A chiudere Middle East Now 2018, il 15 aprile, sarà la proiezione del documentario Rockabul, alla presenza del regista Travis Beard e del protagonista Yusoof Ahmad Shah. Il film racconta la storia dell’unica band heavy metal dell’Afghanistan, i District Unknown, animati da una passione smisurata più che da reali capacità musicali, in un Paese che considera il rock un peccato mortale.

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Rockabul, di Beard

In programma anche le mostre della fotografa irachena Tamara Abdul Hadi, Flying Boys, che ritrae giovani uomini in procinto di tuffarsi, e The People’s Salon, che celebra il talento creativo e il ruolo sociale di parrucchieri e barbieri tra Beirut, Gaza e Ramallah, oltre allo spettacolo teatrale White Rabbit, Red Rabbit di Nassim Soleimanpour, interpretato dall’attore Fabrizio Gifuni.

Per tutte le informazioni, le notizie e gli aggiornamenti, potete seguire il sito di Middle East Now o Facebook.

Immagine di copertina | The People’s Salon di Tamara Abdul Hadi

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Metà italiana, metà egiziana, nata e cresciuta nelle Marche, passata per Bologna, adottata da Milano, lavoro nel campo della comunicazione e dei media. Scrivo di musica, street art e controculture, sono affascinata dalla contaminazione culturale a tutti i livelli.