Love You London | Mrley è Qui Per Rovesciare Il Paradigma Indie Rock
Il rock 'n' roll è finalmente tornato e Mrley è uno degli artisti che sta plasmando il sound della nuova scena indie della capitale britannica. Nato e cresciuto a Londra, l'artista ha appena fatto un brillante debutto con un EP di cinque tracce completamente dedicato ad essa, Love You London. Lo abbiamo incontrato per saperne di più.

Verde, collinosa, eccentrica, presumibilmente più economica e decisamente all’avanguardia, il sud di Londra ha prodotto alcuni dei nomi più interessanti della storia della musica. Da David Bowie, a King Krule e tutto quello che c’è in mezzo—la lista è molto lunga—la produzione culturale della scena creativa del South End ha influenzato generazioni e profondamente alterato la fibra culturale britannica, soprattutto quando si parla di musica.
Ventiquattro anni, un’energia dirompente e un talento incredibile, Marley Rutherford, alias Mrley, è unǝ dellз artistз emergenti della nuova fiorente scena indie rock, e il suo EP di debutto, Love You London, è appena uscito.
Estremamente appassionato e determinato, Mrley è il prodotto dello stimolante ambiente creativo che lo ha cresciuto e che ha plasmato la sua personalità e il suo gusto musicale. “Sono nato a Lewisham, ma sono cresciuto dappertutto: mi sono trasferito a Penge, poi a South Norwood, poi di nuovo a Lewisham. Ho passato la mia infanzia nel sud-est di Londra e ha sicuramente avuto un impatto su di me. Mi ha dato una comprensione delle cose in generale, ma mi ha indirizzato verso la cultura di strada, più che verso la cultura della musica indie,” mi dice mentre iniziamo una fantastica conversazione sul suo nuovo EP, Londra, la sua band, il suo viaggio nella musica fino ad oggi, e come lo skateboard ha cambiato la sua vita.
Come suggerisce il titolo, l’EP, in preparazione da oltre un anno, è una dichiarazione d’amore a Londra, alla sua gente, alla sua cultura e al suo carattere. Un’esplosione di rock’n’roll dal taglio fresco, colorato e pieno di nostalgia anni novanta, inizio duemila che cattura e descrive scorci dell’esperienza di vita dell’artista. “Il tema è l’essere molto orgoglioso, ma soprattutto grato. Crescendo mi sono sempre sentito così grato di essere qui, quindi è una dichiarazione d’amore a Londra. È fantastica, per me si tratta solo di essere onesto e io amo Londra, ho sicuramente più cose positive da dire che negative,” dice.

Ad accompagnare l’artista nella sua impresa ci sono tre amici e musicisti di talento con cui Mrley ha avuto il piacere di incrociare le strade: Jack Everson, Sean e Cameron Jacobs. “Ho incontrato Jack fuori da Laylow (un locale nella zona ovest di Londra). Stavo per fare un concerto rap, ma lui era ancora minorenne, quindi non poteva entrare. “Io ti conosco, ascolto la tua musica,” mi disse. Poi anni dopo l’ho visto allo skatepark, mi stavo esercitando e l’ho sentito suonare una delle nostre canzoni, quindi gli ho detto di venire e unirsi a noi, visto che non avevamo un cassa bluetooth. Così, l’ho presentato ai miei amici, che ora sono anche tutti i suoi amici,” racconta.
“Cameron è semplicemente il migliore, l’ho visto suonare un paio di volte e ho pensato: ‘Wow! Se solo potessi fare musica con lui…’. Ed è pazzesco, perché quando ci siamo incontrati lui pensava la stessa cosa. Ascoltava la nostra musica del periodo rap da quando viveva a Manchester, ha sempre voluto lavorare con me, e non appena l’ho visto ho voluto lavorare con lui. È stato lo stesso per Sean,” continua “l’ho visto suonare al suo primo concerto in assoluto. Ora è il batterista della mia band, ma in realtà lui è un chitarrista e un cantante. Pensai: ‘Questo ragazzo è fantastico, è davvero bravo’. Non avrei mai nemmeno pensato che sarebbe entrato nella band, poi un giorno Cameron mi ha detto che Sean suonava la batteria e io stavo cercando un batterista, quindi gli ho chiesto se era interessato a unirsi a noi. Mi ha detto che non suonava da quando era bambino, ma mi sono fidato di Cameron. Dopo poche settimane avevamo un concerto, ci eravamo trovati a fare le prove solo tre volte prima dello show e Sean è stato incredibile. Lì ho capito che era la persona giusta.”


Vedere Mrley esibirsi dal vivo è uno di quegli eventi da non perdere: energia esplosiva, un pubblico bizzarro e interessante, e pogo garantito; inoltre, potreste incontrare una delle sue nonne con cui è molto orgoglioso di condividere la sua musica. “Sento che le persone che hanno paura di questo tipo di cose non hanno molta fiducia in se stesse, devi essere davvero insicurǝ e non orgogliosǝ per non volere tua nonna al tuo concerto. Non ti rende meno figǝ, semmai dimostra a tuttз che non te ne frega niente!”.
Sperando che la band suoni presto dal vivo in Italia, si può iniziare a capire il livello di energia che il gruppo scatena dai videoclip che hanno preceduto l’uscita dell’EP, So Much to Say e My Side of London, attraverso i quali Mrley rende omaggio a ciò che crescendo vedeva come musica in formato video, ha spiegato: “Il filo conduttore dietro ai video è rappresentare ciò che vedevo in TV da bambino su Mtv o The box. È un omaggio a quello che pensavo fosse figo, quando ero piccolo.” Il rock è stato infatti il suo primo amore, all’età di tredici anni le sue band preferite erano Nirvana e Guns N’ Roses, tuttavia al tempo quello non era sicuramente il genere di tendenza. Così Mrley ha gravitato naturalmente verso la musica rap, soprattutto quella della sua zona: “È quasi una sorpresa per me fare quello che sto facendo, è qualcosa che se tu mi avessi detto quando ero più giovane, non mi sarei mai sognato di fare. Non ho ascoltato rock per molti anni, almeno per quattro o cinque anni, principalmente ascoltavo rapper locali che stavano facendo qualcosa da Londra, dalla nostra zona, creando un’economia per loro stessз.”
Non è un caso infatti che Mrley abbia mosso i suoi primi passi da musicista nel mondo del rap, prima di avventurarsi in questo nuovo percorso. “Tuttз facevano rap, mi sembrava che la scena fosse troppo satura. Quindi ho pensato: ‘Che cosa è che posso portare a cui le persone non hanno accesso?’ Da ragazzo Nero del sud di Londra ho sempre amato il rock, è stato il primo genere di cui mi sono innamorato, e c’erano un milione di persone e un milione di amicз che facevano rap, quindi ho pensato: ‘Perché non faccio qualcosa da un’altra prospettiva?’ Ma è stato molto naturale, forse ho sempre voluto farlo, ma poiché nessunз lo aveva fatto prima, pensavo che non fosse possibile o fattibile.”
Le cose sono decisamente cambiate, muovendosi in nuove entusiasmanti direzioni rispetto a qualche anno fa. Moltз, compreso Mrley, concordano sul fatto che una nuova scena indie rock del sud di Londra stia finalmente emergendo. “Penso che tra me, Sam Akpro, Masterpiece o chiunque sia—ci sono diverse persone—esista sicuramente una scena. Veniamo tuttз dal sud di Londra, inseguiamo solo ciò che vogliamo fare, siamo cresciutз ascoltando Paramol e band del genere da adolescentз. Non siamo cresciutз ascoltando la musica che domina il mainstream adesso. Ora che il mondo è cambiato, se si rende l’apprezzamento pubblico di qualcosa accettabile, è tutto più legittimo, prima la gente mi diceva: ‘Perché ascolti la musica bianca?’. Io sono mezzo inglese, ma sono tanto inglese quanto sono giamaicano, e questo mi frustrava un po’. Ora c’è accettazione, puoi essere chi sei e, se vuoi, puoi provare ad essere anche qualcos’altro. Quindi immagino che sia stata una realizzazione nella società di accettare tuttз, di ascoltare, guardare e fare semplicemente quello che vuoi. Ora, mi rendo conto, questo è il momento di essere te.

A parte la musica, in questo periodo a Mrley piace molto avere una routine. Ama la vita tranquilla, passare tempo con la sua ragazza Lisa, andare al panificio, a volte finire al pub con la band o fare musica con Tommy Wallwork (che ha co-prodotto l’EP). “Amo tuttз i/le mieз amicз, amo la mia ragazza, amo tutto nella mia vita in questo momento. È un sollievo per me avere una routine, perché rende la vita davvero eccitante. Quando puoi fare quello che vuoi, quando vuoi niente è divertente, diventa tutto un po’ noioso,” dice. Di recente Mrley ha anche iniziato a dipingere, ma l’attività che negli anni lo ha più aiutato ad uscire dalla sua comfort zone e che ha plasmato la sua identità, oltre che il suo sound e la sua estetica, è sicuramente andare in skateboard.
“Quando vai in skateboard devi viaggiare tanto per andare a farlo. A quattordici anni per esempio andavo da South Norwood (vicino a Croydon) a Mile End (nell’est di Londra) e tuttз lз altrз mieз amicз che non non andavano in skateboard mi dicevano: ‘Oh, mia madre non mi lascierebbe mai andare a Mile End. Non so nemmeno dove sia.’ Ora mi rendo conto che vado in giro per Londra e so dov’è tutto. Vado in skate da quando avevo tredici anni e conosco tutte le strade secondarie perché usavamo quelle per cercare posti dove esercitarci. Penso che lo skateboard ti costringa a sviluppare un’intelligenza di strada. Alcune persone pensano che sia una cosa negativa per i/le ragazzз stare per strada con ragazzз più grandз, ma alla fine io oggi vado in giro per Londra sentendomi al sicuro, godendomi il momento, perché so esattamente dove sono e non mi sento mai vulnerabile da nessuna parte. Inoltre c’è un grande senso di comunità, non importa quanti anni hai, se sei un uomo o una donna, è uno sport basato sul talento, in una certa misura, quindi se ami andare sullo skateboard, sei bravǝ a farlo e la gente lo può vedere, tuttз ti rispetteranno. Non si tratta affatto del tuo background o in cosa ti identifichi nella vita, a nessuno importa per chi hai votato, è molto semplice: ‘Ami andare in skate? Anch’io, vuoi farlo insieme?’ Sento che mi ha sicuramente aiutato a capire le persone, a voler davvero parlare con le persone e anche ad abituarmi alle persone che vogliono parlare con me. Sento che tanta gente si spaventa e va in modalità difensiva quando gli viene chiesto di loro, ma io sono così abituato a incontrare gente nuova ogni volta che usciamo, non mi spaventa farmi capire o presentarmi alla gente.”
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Love You London è appena uscito, ma i progetti futuri—che Mrley spera un giorno includeranno le sue collaborazioni da sogno con Lily Allen, il cui orgoglio londinese ha risuonato molto con lui e la sua arte, e la sua icona pop preferita, Madonna—sono già in lavorazione. “Ho praticamente finito il mio secondo EP”, mi confessa. “Non è finito, ma ho abbastanza canzoni da perfezionare in un secondo progetto. È un po’ difficile perché devo lanciare questo primo EP, quando sono mentalmente al secondo, quindi non devo andare troppo avanti con la testa e cercare di vivermi il momento. Cerco di non pensare troppo a cosa c’è dopo, perché qualunque cosa accada devo ancora aspettare un po’ per farla. Quindi immagino che il futuro sia adesso.”
Ascolta ‘Love You London‘ e segui Mrley
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Celine Angbeletchy
Sono una persona molto eclettica con un’ossessione per la musica e la sociologia. Nata e cresciuta in Italia, Londra è diventata la mia casa. Qui creo beat, ballo, canto, suono, scrivo, cucino e insegno in una scuola internazionale.