Lidia Carew | “Sono Un’ITALIANA Con La Pelle Nera, NON Una Nera Che Si SENTE Italiana”

Di Lidia Carew, performer che si divide tra l’Italia e il mondo, ho parlato negli scorsi mesi, quando ho avuto l’occasione d’incontrarla a Roma durante uno dei suoi spettacoli.
Un paio di giorni fa ho letto una sua intervista, proprio lei mi ha contattata e mi ha espresso la sua delusione a riguardo e mi ha detto: “Ho bisogno di una persona abbastanza coraggiosa che continui a raccontare la mia vera storia”.
Al momento interpreta il personaggio di Juliette in Mephisto, spettacolo teatrale ambientato nel 1942, diretto da Luca Micheletti e ispirato alla carriera di Gustaf Gründgens (è in scena al Teatro Stabile di Brescia fino al 22 Novembre e al Teatro Franco Parenti di Milano dal primo al 13 Dicembre).
Abbiamo raccolto lo sfogo di Lidia: “Io non so cosa sia NON essere italiana. Quando mi guardo allo specchio io vedo una ragazza italiana”. “Ad una persona che non è bianca Juliette può apparire offensiva, etichettata con il peggiore degli stereotipi: una poco di buono, una prostituta”.
Ma Lidia, quando le è stato offerto questo ruolo, ha visto in Juliette un’occasione, consapevole e cosciente di portare in scena una donna che cerca di raccontare con tutte le sue forze la propria identità e di arginare il più possibile le connotazioni negative associate al colore della pelle.
“Tu non mi dici niente di te,” dice Hendrick a Juliette. “Sono tedesca,” gli risponde lei.
Lidia è un’artista a 360° di cui sentiremo parlare a lungo. Seguitela sui suoi canali facebook e instagram.
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Arti visive, performative e audiovisive, cultura, musica e viaggi: vivrei solo di questo. Sono curatrice e produttrice culturale indipendente e Direttrice Artistica di GRIOTmag e SPAZIO GRIOT, spazio nomade che promuove la sperimentazione multidisicplinare, l'esplorazione e la discussione.