Radici, Identità, Razzismo, Stereotipi | 7 Libri Di Autori Italiani Afrodiscendenti

di GRIOT - Pubblicato il 12/09/2019

Il 2019 deve ancora terminare, ma in fatto di letteratura ci ha già regalato vari titoli che siamo curiosi di leggere. Quattro, per l’esattezza, mentre gli altri tre sono stati pubblicati tra il 2016 e il 2018, per un totale di sette libri autobiografici che svelano ed esplorano storie, vite e radici, identità e generazioni. Che parlano di razzismo e stereotipi. Vi lasciamo con le descrizioni di ciascuno di essi, certi di suscitare in voi l’interesse nella lettura di un’Italia contemporanea che si mostra e racconta attraverso tante voci diverse.

CI RIDO SOPRA. CRESCERE CON LA PELLE NERA NELL’ITALIA DI SALVINI (2019)

Il rapper Tommy Kuti si cimenta nella scrittura. Ci Rido Sopra. Crescere con la Pelle Nera nell’Italia di Salvini è il racconto personale di un ragazzo con la pelle nera, nato in Nigeria e cresciuto nel quartiere ‘I Cinque Continenti’ a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. È un libro che dà voce a quella nuova leva, vitalissima e gagliarda, che sono gli italiani con varie orgini, ragazzi che spesso si sono “fatti le ossa” affrontando il razzismo nelle sue mille sfumature, esplicito o strisciante, la ricerca della propria identità, il rapporto con i soldi, la politica e la religione. E il finale? È un happy ending con un messaggio positivo per tutti, specialmente per i coetanei: credete in voi stessi, dietro ogni risultato ci sono impegno e fatica, studiate e tiratevi su le maniche. Chiunque può farsi la propria strada!

FUTURE (2019)

Undici autrici raccontano di futuro, generazioni e radici. Leila El Houssi (L’incanto della memoria), Lucia Ghebreghiorges (Zeta), Alesa Herero (Eppure c’era odore di pioggia), Esperance H. Ripanti (Lamiere), Djarah Kan (Il mio nome), Ndack Mbaye (La veglia dell’ultimo dell’anno), Marie Moïse (Abbiamo pianto un fiume di risate), Leaticia Ouedraogo (Nassan Tenga), Angelica Pesarini (Non si intravede speranza alcuna), Addes Tesfamariam (La maratona continua), Wii (Che ne sarà dei biscotti). Un’antologia alla ricerca di una nuova lingua, di nuove idee, di prospettive forti, differenti e inesplorate. Un’antologia che parte da dove viviamo, l’Italia, e guarda altrove, con straordinaria forza ed emozione. Un libro che vuole marcare un passo verso il domani, narrandolo, inventandolo, osservando il presente e il passato.

“Io sono nata bianca da chi ha fallito nell’esserlo. Sono nata e sono stata cresciuta nell’implicito dovere di cancellare il marchio, di nascondere l’indicibile da cui avevo origine, per spezzare così la catena del fallimento. Sono cresciuta nell’angoscia di dover mascherare un’infamia originaria. Non ho imparato la lingua di mio padre, non ho mai visto la sua terra, non conosco la storia della mia famiglia: ero bianca. Ma la normalità è stata la mia angoscia.” Abbiamo pianto un fiume di risate, di Marie Moïse.

IL RAGAZZO LEONE (2019)

Non bisognerebbe mai addormentarsi arrabbiati: si rischia di finire sballottati da un confine all’altro dello spazio. È quel che succede a Primo, che in una notte di sconforto si ritrova risucchiato in un’avventura di quelle che cambiano la vita. Insieme al suo pupazzo Malcolm, approda sul pianeta delle Tzor, minacciate dal Leviatano, poi su quello della misteriosa e indipendente Regina senza Re, e il viaggio continua tra incontri paurosi, inquietanti, commoventi. Primo vorrebbe solo tornare a casa, ma dovrà imparare a combattere, oltre a nemici e mostri, le sue emozioni. Fino all’ultima sfida.

Questa storia fantastica, tenera e ribelle ha in sé i semi della realtà. Italiano senza cittadinanza e nigeriano, Sonny Sampson Olumati è un attivista per la cittadinanza, autore e inviato televisivo, danzatore e coreografo. Nel suo libro parla del dolore di chi si sente fuori posto, della ricerca della giustizia e dell’uguaglianza, del bisogno di essere un po’ supereroi anche nella vita di tutti i giorni. Per lasciarsi catturare dalla gioia di scoprire il mondo e avere la forza di cambiarlo.

NON HO MAI AVUTO LA MIA ETÁ (2018)

Nel suo ultimo libro, lo scrittore di origini angolane Antonio Dikele Distefano racconta la storia di se stesso, la storia un ragazzo che non ha mai avuto la sua età. Si fa chiamare Zero e la sua è una vita di mancanze, di sottrazioni. Zero non ha cittadinanza, non ha madre, non ha soldi, e non si concede neanche il lusso di pensare al futuro. Gli anni di Zero, dai sette ai diciotto, i capitoli che scandiscono il romanzo, sono duri, sono anni che hanno il sapore della povertà e della periferia. Ma sono anche anni passati ad attraversare strade in bici, con il cellulare attaccato a una cassa per permettere agli altri di sentire la musica. Pomeriggi a giocare a pallone, a sperimentare il sesso e a bruciarsi per amore. In Non ho mai avuto la mia età Distefano ci regala uno spaccato dell’esistenza di tutti quegli Zeri che con la vita si sono sempre presi a pugni in faccia, consapevole che ce la devi fare sempre anche quando non ce la fai più. Nel 2020 Zero diventerà una serie targata Netflix.

RAZZISMO ALL’ITALIANA. CRONACHE DI UNA SPIA MEZZOSANGUE (2016)

Razzismo all’italiana. Cronache di una spia mezzosangue è il memoir di Marilena Umuhoza Delli, un’italo-ruandese cresciuta a polenta e razzismo nella roccaforte leghista per eccellenza: Bergamo. Un viaggio che parte da una bambola bianca e prosegue tra chiazze di sangue, intrugli alliscianti, saponi sbiancanti, morti e resurrezioni. Un’identità nera ripudiata, disorientata, nascosta sotto mille strati bianchi. Riuscirà la protagonista a ritrovarla?

SKIN (2019)

In questo romanzo, Skin, la cantante, attrice e star di youtube marchigiana-nigeriana Loretta Grace racconta l’incontro tra due personaggi fuori dagli schemi, che si sono sempre sentiti esclusi e incompresi per via della loro diversità, senza rendersi conto che è ciò che li rende straordinari. I due iniziano a parlarsi, a confidarsi, a svelarsi per quello che sono davvero, creando un legame avvolgente, caldissimo. Da questo contatto, sensuale e innocente al tempo stesso, prenderanno la forza per dare una svolta alle rispettive vite.

VIVO PER QUESTO (2017)

Il rapper romano di origini egiziane Amir Issa, nato e cresciuto nel quartiere Torpignattara, con Vivo per questo conduce il lettore in un viaggio trascinante in una Babele metropolitana di colori, culture, suoni e voci. È la storia di un bambino e di una famiglia sempre in bilico sull’orlo della legalità. Una storia che parte veloce su una tavola da skate, correndo sui marciapiedi di Tor Pignattara, inseguita da negozianti inferociti. Una storia che segue le movenze irresistibili della breakdance, una storia che attraversa le scorribande del writing, anima nera della street art: la ricerca di un codice, le crew di quartiere, i tag per riconoscersi e sentire di esistere. Una storia che si carica con l’energia della hip house per poi scivolare nel rap, l’isola del tesoro, il collettivo Rome Zoo e piazzale Flaminio, la casa da abitare, il ritmo da cui farsi travolgere. In una escalation di incontri, esperienze ed emozioni, Amir Issaa ha scritto un libro che non è l’autobiografia rituale di un artista ma è soprattutto un ritratto generazionale. Un romanzo hip hop di iniziazione alla vita con decine di personaggi e una controcultura travolgente: una terra promessa che ha liberato tante adolescenze difficili dalle vertigini del caos.

Leggi e guarda il trailer di Mirrors, i video degli artisti e creativi coinvolti, e scopri di più sul nostro progetto artistico-culturale realizzato per il programma ‘Italia, Culture, Africa’ 2019 del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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