Klein | La Produttrice Anticonformista Che Stavamo Tutte Aspettando

di Celine Angbeletchy - Pubblicato il 26/06/2017

Klein è pazza. È una forza della natura. È l’artista che sta cambiando le regole del gioco come stella nascente, sempre più affermata, della scena indie elettronica londinese. Anche se è lei la prima a non sentirsi appartenere a questo genere, e i suoi artisti del cuore sono Brandy e Andrew Lloyd Webber, lo scorso anno Björk in persona l’ha inserita nella sua lista di artisti emergenti d’avanguardia da seguire.
griot-mag-Klein | La produttrice anticonformista che stavamo tutte aspettandoLa sua musica è un ibrido fluire di suoni complessi che si uniscono in un distorto collage sonoro che, per quanto strano ed ipnotico, è in realtà molto familiare. Klein manipola melodie sovrapposte, accordi spezzati, rumori e tonalità registrati con lo smartphone. Ma soprattutto gioca con la voce, che utilizzata come un vero strumento, va a genio con gli altri elementi. In ognuna delle sue canzoni si percepiscono le diverse influenze musicali che hanno segnato la sua crescita personale e artistica, dal gospel di Kim Burrell, all’opera di Luciano Pavarotti, al musical.

Dopo una lunga corrispondenza, ho avuto il piacere di incontrarla un paio di mesi fa al suo concerto di 1 Silver Road a Londra nel quale si è esibita con il suo migliore amico e produttore Jacob Samuel. Non era la prima volta che vedevo Klein dal vivo, ma conoscendola di persona sono rimasta sbalordita dalla sua genuinità e simpatia. A colpirmi ancora di più sono stati il locale, una ex cisterna di metallo cilindrica completamente buia, e gli special guests, la grandissima Tirzah, una eccezionale arpista e cantante lirica così brava che mi sono quasi commossa.

Ed il pubblico, esperto e consapevole, intenditori e guru dell’industria della musica in totale ammirazione del talento avanguardistico di questa fenomenale artista.

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Klein // Only album launch <333 via

Parlando con Klein ho anche avuto l’opportunità di sfatare i miti che si sentono in giro sulla sua storia personale. Infatti girano articoli secondo i quali lei sarebbe stata tratta in inganno dai genitori che l’hanno portata in vacanza in Nigeria per qualche settimana perché la nonna stava male, ma per molti anni non sono tornati a Londra. Ma come spesso succede, la storia è stata ingigantita, stando a quanto mi ha raccontato Klein.

La canzone Marks of Worship, dall’album Only uscito nel 2015 sull’etichetta Howling Howl, è l’unico riferimento esplicito all’affascinante background culturale di Klein. Lo si capisce ancora di più dal potentissimo video diretto insieme al film maker e presentatore radiofonico Akinola Davies JR: anomalo e carico di una tensione volta ad esorcizzare il passato che viene espressa tramite una fotografia e dei colori che lo rendono un piccolo capolavoro.

Nel 2016 Klein ha stupito di nuovo con l’album Lagata che ha fatto uscire sul suo profilo Bandcamp. Per questo progetto ha tratto ispirazione – e samples – dal film Saworoide uno dei suoi film nigeriani preferiti in lingua Yoruba, che parla di un finto eroe alla conquista di un regno corrotto. Lo scorso inverno invece ha lavorato ad un progetto con il gruppo di sole ragazze Portia Lewis che include un EP e una serie performance live.

Ma nell’eclettico mondo di Klein la musica non è tutto. Di recente ha lavorato a un musical che sarà parte della New Music Biennial, il festival che ogni anno presenta cantanti e musicisti d’avanguardia nel Regno Unito. Il pezzo esplora tre temi, l’amore, la giovinezza e la morte, in una composizione giocosa creata con samples di film nigeriani, beat distorti, voci e loops di pianoforte. Avendo visto Klein live, immagino che sarà un’esperienza imperdibile e se siete a Londra il 7 luglio potete vederla gratis al Southbank Center [info qui].

Fuori dal concerto di 1 Silver road ho sentito una ragazza che diceva quanto il lavoro e l’arte di Klein siano importanti per tutte le produttrici black che vogliono creare qualcosa di diverso e non conformarsi alle dinamiche che l’industria impone. Non potrei essere più d’accordo. Anticonvenzionale, audace, eccezionalmente vera, Klein è già diventata una role model e un punto di riferimento per le produttrici di musica elettronica di tutto il mondo, probabilmente senza neanche accorgersene.

Ascoltatela su Bandcamp.

Immagini | via facebook.com/klein1997mate

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Sono una persona molto eclettica con un’ossessione per la musica e la sociologia. Nata e cresciuta in Italia, Londra è diventata la mia casa. Qui creo beat, ballo, canto, suono, scrivo, cucino e insegno in una scuola internazionale.