
Mancano ormai pochi giorni all’uscita dell’anticipatissimo album di debutto di Deena Abdelwahed, Khonnar, sull’etichetta francese Infiné. Dopo il suo spettacolare ingresso nella scena elettronica nord-africana ed europea con il suo EP Klabb, l’artista tunisina con base a Toulouse ha continuato a confermare la cifra del suo talento con dj set su palchi di spicco, da Sonar ad Unsound Festival, e collaborazioni da fare invidia come quella con Fever Ray. Deena Abdelwahed fa parte di una generazione di artisti la cui visione artistica sfida limiti geografici e costrizioni socio-culturali, e con il suo nuovo lavoro corona ed enfatizza il suo ruolo e quello del suo sound nel panorama artistico internazionale.
Khonnar—che si pronuncia “ronnar”—è un termine tunisino intraducibile che richiama il lato oscuro e inquietante delle cose e racchiude a pieno l’ethos del disco, “è il manifesto di una generazione che non cerca di compiacere o conformarsi, riprendendo il controllo della propria identità con tutte le perdite e il caos che ne derivano. Un nuovo ordine mondiale creativo sta prendendo forma, un nuovo punto di inclinazione tra nord e sud, la risposta di una gioventù connessa e liberata che prende il controllo della nuova decolonizzazione”, ha affermato l’etichetta francese.
L’album è caratterizzato dalla contaminazione tra sonorità sperimentali, bass e techno ed è accompagnato da una cura estetica altrettanto sofisticata e d’avanguardia a cura di Judas Companion, artista visuale tedesca che lavora sui temi di trasformazione e identità tramite la fotografia e la maschere che lei stessa crea, e Nidhal Chamekh, artista tunisino con base a Parigi che ha realizzato le illustrazioni del vinile in edizione limitata.
Khonnar uscirà venerdì 16 Novembre, nel frattempo entriamo nel mood giusto per ricevere quello che sarà certamente un album di riferimento per la scena bass globale con il Boiler Room dello scorso marzo di Deena Abdelwahed.
Immagine di copertina | Judas Companion via
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Sono una persona molto eclettica con un’ossessione per la musica e la sociologia. Nata e cresciuta in Italia, Londra è diventata la mia casa. Qui creo beat, ballo, canto, suono, scrivo, cucino e insegno in una scuola internazionale.