Le Illustrazioni Sociali E Pop Di Trap Bob

Dietro lo pseudonimo di Trap Bob si cela Tenbeete Solomon, artista visiva, grafica, illustratrice e direttrice creativa del collettivo GIRLAAA, impegnata da sempre nella lotta contro qualsiasi tipo di discriminazione. Non le piace essere etichettata, chiusa in categorie definite, e si batte affinché questo non succeda a nessun’altra persona. Uno splendido esempio di attivismo attraverso l’arte e la creatività: caratterizzate da colori accesi e tinte piatte, le illustrazioni (o le animazioni) di Trap Bob sono ironiche e di grande impatto, immediate ed estremamente pop, così riescono a veicolare messaggi sociali a un pubblico ampio e trasversale.
GRIOT: Che cosa significa e da dove viene il tuo nome d’arte, Trap Bob?
Trap Bob: Il mio pseudonimo viene dal mio soprannome da ragazzina, Bob, e rappresenta anche un omaggio al mio rapper preferito di tutti i tempi, Gucci Mane. Ai tempi dei miei esordi nel mondo dell’arte, uscì il suo album Trap God, che fu di grande ispirazione per me, così decisi che mi sarei firmata come Trap Bob. In realtà, adoro l’ambiguità e la percezione del mio nome, non sai veramente chi o che cosa aspettarti, e mi piace ricordare al mio pubblico che non abbiamo bisogno di etichette!

Quali sono stati il tuo background culturale e il tuo percorso artistico?
Sono originaria dell’Etiopia, e sono la prima generazione cresciuta negli Stati Uniti. Trovo grande ispirazione nella mia cultura e il mio stile viene da lì. Non ho mai avuto un’educazione artistica formale, ma sono cresciuta in maniera molto artistica e creativa. Non ho mai preso l’arte seriamente finché non mi sono laureata in marketing, realizzando che non avevo mai trovato la mia passione. Ho ricominciato a disegnare per la prima volta dalle scuole elementari ed è stato un punto di non ritorno per me. Ho imparato da sola a utilizzare diversi mezzi, compresi l’illustrazione tradizionale e Illustrator, poi l’animazione. Mischio tecniche pittoriche tradizionali e digitali, mi piace provare nuove cose.
Il tuo lavoro come illustratrice e artista visiva ha (quasi) sempre un contenuto sociale: sembra che tu non abbia paura di prendere posizione. Pensi che un’artista possa avere un ruolo sociale e possa essere un agente di cambiamento?
Credo davvero che l’arte salverà il mondo e, semplicemente, mi viene naturale comunicare un messaggio su eventi d’attualità o temi sociali. Per me l’arte è la forma definitiva di espressione di sé, così ho sempre qualcosa da dire attraverso il mio lavoro. Per alcuni artisti, penso che questo tipo di lavoro possa sembrare inibitorio o possa diventare troppo personale, perciò capisco che non tutti possiamo essere agenti di cambiamento. Credo che l’arte abbia il potere di diffondere messaggi e spingere le persone a riflettere sulle cose, senza dire loro cosa pensare. Al contrario, lo spettatore ha la possibilità di dare una propria interpretazione e capire come potersi sentire davvero.
Trap Bob, Tracee Ellis Ross
Trap Bob, B-day Bob
Trap Bob, Tierra Whack
Hai mai dovuto affrontare problemi o difficoltà legati al razzismo o alle discriminazioni di genere?
Come artista donna afroamericana, fin dall’inizio ho capito che non sarei mai stata accettata o presa seriamente. Credo che l’arte non abbia genere, età o razza, così creo opere che corrispondono alla mia visione, non alla visione di mie differenti categorie. Naturalmente, le mie esperienze come donna afroamericana entrano fortemente nel mio lavoro. Succede tantissime volte che le persone vedano il mio nome o il mio lavoro e pensino che io sia un uomo, ciò dimostra che dobbiamo eliminare queste etichette e questi pregiudizi. Le persone danno anche per scontato che io abbia un team o qualcuno che faccia accadere tutte queste cose importanti per me, ma sono orgogliosa di dire che ho fatto tutto per conto mio, grazie al grande supporto della mia cerchia di amici e della mia famiglia. Voglio essere l’esempio che mostra agli altri che è possibile, e ha a che fare con l’arte, non con la persona!
Secondo te, quali sono le battaglie più urgenti da affrontare nella nostra società?
Discriminazione e uguaglianza sono sempre stati i temi più importanti per come persona e come artista. Non c’è niente che mi infastidisca di più del fatto che alcune persone debbano affrontare certi problemi che non hanno nulla a che vedere con chi sono realmente. Giudicare qualcuno per come appare o per dove vive è tragico, perché davvero manchiamo l’obiettivo di essere la migliore comunità possibile e lavorare insieme.
Dove trovi ispirazione?
Trovo ispirazione letteralmente dappertutto, ma la musica, in particolare, ha sempre svolto un ruolo importante nel mio lavoro. Mi piace mettere in evidenza e celebrare persone dotate di talento e soprattutto donne di colore. Anche la mia comunità qui a Washington DC è fonte di ispirazione, ci sono così tanto talento e impulso che il solo essere a casa mi spinge a fare del mio meglio.
Chi sono, invece, i tuoi modelli e i tuoi “maestri”? Ci sono artisti e intellettuali che apprezzi particolarmente o altre figure che ammiri e che sono per te fonte di ispirazione?
Guardo moltissimo ai miei genitori, sono la definizione di forza e amore. Sapere di averli nella mia vita mi permette di fare qualsiasi cosa. Ammiro alcuni artisti di grande potenza, come Lisa Frank, artista fenomenale e donna in carriera. E poi trovo ispirazione da tantissimi musicisti pieni di talento, inclusi i miei preferiti di sempre: Gucci Mane e Curren$y.
Trap Bob, Feeling Human
Trap Bob, Solange
Trap Bob, Pass it friend
Fai arte attraverso differenti strumenti e tecniche: illustrazione (digitale e non), animazione, videomaking… Qual è il tuo medium preferito? E qual è quello che ti lascia più libera e che è più affine alla tua sensibilità creativa e artistica?
L’illustrazione digitale è il mio mezzo di espressione preferito. Sento che mi lascia esprimere pienamente la mia visione, è come se mettessi la mia mente su un supporto concreto. Attraverso l’illustrazione riesco a mostrare come vedo il mondo e i diversi soggetti. Ho continuamente a che fare con situazioni e persone attraverso l’illustrazione. Mi consente di manipolare maggiormente i miei progetti e anche di risparmiare tempo, lasciandomi lo spazio per creare ancora di più!
Tra tutti i tuoi progetti, qual è quello che preferisci?
Fra tutti i miei progetti, quello che preferisco è la mia collezione di sticker GIPHY per Instagram e iMessage [cercando trapbob]. Non solo amo l’idea che i miei disegni abbiano un’immensa diffusione, ma anche che le persone possano più facilmente esprimersi con il mio lavoro, aggiungendoli alle loro storie e inviandoli agli amici come risposte. Mi piacciono anche le candele illustrate di 7 Days of Trappin e la serie di ritratti Girls in Powers. Con questi progetti ho fatto luce su tante persone di colore, motivanti, talentuose e potenti, che sono impegnate in tutti i campi. Volevo che le persone che ammiro fossero celebrate in una maniera davvero significativa, come non avevo mai visto prima. Ecco perché questi progetti sono così speciali per me.

A che cosa stai lavorando in questo periodo?
Sto terminando per la Black Entertainment Television un murale che promuove la serie Twenties di Lena Waithe, in uscita a marzo. Sono molto emozionata per questo! Nel frattempo, sto realizzando anche molti progetti interessanti di illustrazione per la mia comunità e non solo. Adoro lavorare da freelance perché mi permette di lavorare con tante persone creative piene di talento, e amo dare vita alle visioni degli altri.
Segui Trap Bob su Instagram
Questo articolo è disponibile anche in: en
Metà italiana, metà egiziana, nata e cresciuta nelle Marche, passata per Bologna, adottata da Milano, lavoro nel campo della comunicazione e dei media. Scrivo di musica, street art e controculture, sono affascinata dalla contaminazione culturale a tutti i livelli.