Dalle Parole Alla Pratica Che Produce Cambiamento Con Il Workshop Di Françoise Vergès

di GRIOT - Pubblicato il 25/08/2020

Dopo aver acceso nel 2019 la scalinata di WeGil con le sue parole intorno a Un féminsime decolonial,  la studiosa indipendente, attivista e educatrice antirazzista e femminista Françoise Vergès torna al festival Short Theatre 2020 con un workshop intensivo di tre giorni, Nous tissons le linceul du vieux monde: tessiamo insieme il sudario del vecchio mondo.

La lectio magistralis dello scorso anno poneva degli interrogativi importanti e attraverso articolate riflessioni accendeva i riflettori sullo stato di salute del femminismo in questi tempi moderni: usato da ideologie di estrema destra, nazionaliste e xenofobe, dal neoliberalismo e dallo Stato; ambivalente o indifferente alla questione razziale e coloniale; borghese e vestito di bianco. Per questo la necessità di un femminsimo decoloniale, del Sud del mondo, che trascende l’uguaglianza di genere e il genere stesso, e si pone come risposta resiliente alle oppressioni di razza, classe e genere.

“La violenza sistemica e strutturale del capitalismo razzista e del patriarcato è stata, ancora una volta, aggiornata dalle politiche di contenimento che i governi hanno attuato per rispondere alla pandemia causata dal Covid-19. Femminicidi, assassini di militanti e autocton_, violenze nei confronti delle persone anziane e dei/le bambin_, aggressioni da parte delle forze dell’ordine, violenze razziste, non sono per nulla diminuite. Oggi, con la pandemia di Covid-19, la diseguaglianza, l’ingiustizia sociale e razziale si sono fatte ancora più gravi, contribuendo al rinnovarsi dell’immensa precarietà creata dalla globalizzazione del capitalismo e dalla sua struttura razziale. In queste strutture intrecciate, da una parte troviamo coloro che hanno storicamente beneficiato di protezione istituzionale—continuando a godere di questo privilegio,—dall’altra coloro che, altrettanto storicamente, sono stat_ costituit_ come usa e getta, come un surplus e come riluttanti e resistenti per natura a ciò che il potere ha concepito come ‘vita normale’. Quest_ ultim_ non solo vengono esposti al virus e alla morte, ma vedono criminalizzati i propri comportamenti. Nonostante il senso di impotenza, rabbia, angoscia e disperazione, ogni giorno, ogni mattina, da qualche parte donne e uomini resistono, squarciando il velo della normalità del crimine,” rivela Françoise Vergès.

Uno dei compiti del workshop sarà proprio quello di aggiornare gli intrecci di temporalità e spazialità che creano una vulnerabilità differenziata alla morte prematura delle persone razzializzate, precarie, trans, queer, lavoratrici del sesso, migranti, rifugiate.

“Questa che stiamo per vivere è la seconda edizione del festival in cui ci occupiamo di un luogo per noi estremamente complesso, ossia l’edificio dell’ex-Gil, WeGil oggi. È uno spazio imponente, che fa paura, un luogo pieno di segni che per chi vive a Roma sono anche segni consueti, perché la nostra città è piena di segni fascisti,” ci racconta Francesca Corona, co-dirett_ artistic_ di Short Theatre. “Abbiamo riflettuto tanto prima di capire se eravamo pronte o potevamo attrezzarci abbastanza per poterlo attraversare. Lo scorso anno è stato emozionante e importante avere Françoise Vergès e ascoltare le sue parole dalla scalinata. Il messaggio della sua lecture è arrivato dritto al punto, senza compromessi né ingentilimenti superflui, e ha prodotto uno squarcio dal quale iniziare a vedere oltre. Per questo ci/mi è sembrato naturale raccogliere l’invito di quel primo incontro e cercare di trasformare quello che era solo un contatto in una frequentazione continuata nel tempo, un rapporto più approfondito, portando avanti una pratica cara a Short Theatre, quella della cura, della relazione professionale che si fa alleanza, partigianeria.”

griot mag corona françoise verges
Francesca Corona

“Con Françoise Vergès è stato subito chiaro che la questione non fosse nei termini della collaborazione, ma dell’intraprendere un pezzo di cammino insieme. È un’alleanza che guarda a tutte le intersezioni tra arte e attivismo, teoria e politica, facendo così emergere che non c’è mai una cosa che commenta un’altra, ma c’è sempre un pensiero che entra in dialogo con altri pensieri, intendendo anche il teatro e lo spettacolo come forme di pensiero, al pari della filosofia o dei movimenti politici. Di fronte alla sua lucida analisi della realtà, la sua ferma critica al sistema e il suo invito alle alleanze, non potevamo rimanere sulla soglia.”

Il workshop, della durata di tre giorni, riunirà attivist_, artisti_e ricercat_, rappresentant_ delle istituzioni cultirali, e cercherà di tracciare intrecci, partendo dai temi che mobilitano in questo momento l’Italia, per poi sforzarsi di mettere in parole aspirazioni e desideri di emancipazione e liberazione. Un passaggio fondamentale, in un paese che ha estremo e urgente bisogno di pluralità di pensiero nel mondo delle arti, della cultura, della creatività. Tre giorni di riflessione comune in cui imparare insieme nuove parole e immaginare pratiche e strategie.

“Quel che troviamo coinvolgente del pensiero di Françoise Vergès, e quindi anche nella sua proposta laboratoriale, è l’invito a un pensiero che sappia farsi pratico, concreto, capace di spostare le cose,” continua Corona. “Credo/crediamo che tutt_ abbiamo bisogno di Parole e Pratiche come strumenti per riuscire a mettere in discussione lo stato delle cose e poi ricostruirne uno nuovo, con cui reimparare a guardare il mondo, noi stess_. Siamo perciò molto felici di poter offrire un laboratorio del genere, con una guida come quella di Françoise Vergès. La speranza è che occasioni del genere scuotano la riflessione collettiva, invitino alla costruzione di una comunità più consapevole e capace di costruire alleanze, e arricchiscano anche la nostra vita quotidiana attraverso gli strumenti della pratica politica.”

QUANDO E DOVE
Workshop gratuito, di Françoise Vergès / Short Theatre
Nous tissons le linceul du vieux monde
Tessiamo insieme il sudario del vecchio mondo
Parole e pratiche per l’antirazzismo,
anticapitalismo, antimperialismo e l’antipatriarcato

(in collaborazione con GRIOT)
dall’8 al 10 settembre
dalle 10:30 alle 13:30; dalle 16:30 alle 18:30
Teatro India – Teatro di Roma
Lungotevere Vittorio Gassman, 1, Roma
Workshop in inglese e francese con traduzione simultanea in italiano

Il workshop ha capienza limitata ed è obbligatoria la prenotazione. Per prenotarsi scrivere a shorttheatrefestival@gmail.com entro il 28 agosto inviando due righe di presentazione da cui emergano le motivazioni per cui si prende parte al workshop. La partecipazione a tutti gli appuntamenti è fortemente consigliata.

‘Nous tissons le linceul du vieux monde. Tessiamo insieme il sudario del vecchio mondo’ è parte di Tempo Libero, il luogo del festival dedicato alla formazione e ai laboratori. Scopri tutti gli altri appuntamenti. Scopri il calendario artistico completo di Short Theatre 2020

GRIOT è mediapartner di Short Theatre 2020

Immagini | Tutte le immagini per gentile concessione di Short Theatre

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