Chime Zine | La Seconda Chiamata Di Gucci All’uguaglianza Di Genere

di Johanne Affricot - Pubblicato il 17/12/2019

Lo scorso 10 dicembre abbiamo preso parte al lancio del secondo numero di Chime, rivista a cura dell’attivista e community organizer queer ebreo statunitense Adam Eli, pubblicata da Gucci per incentivare le nuove generazioni ad accelerare il processo che conduce all’uguaglianza di genere e all’auto espressione. Insieme ad Eli era presente l’art director della zine, MP5, artista italiana fortemente attiva nella scena artistica underground e nella controcultura europea, che negli ultimi dieci anni ha unito il suo lavoro alla scena queer e femminista.

Il progetto editoriale, nato nel 2018 all’interno di CHIME FOR CHANGE, raccoglie articoli, racconti, testimonianze, storie di persone attive sulle questioni di genere e punta a fare da cassa di risonanza a una battaglia la cui forza risiede nell’azione collettiva, come sottolineato da Eli durante un momento di confronto della serata. “Il mio sogno è contribuire a creare un mondo senza differenze di genere. Un mondo in cui tutte le epressioni di genere siano trattate egualmente. C’è molta strada da fare per far sì che questo sogno diventi realtà, e questo scopo può spaventare. Per molte persone pensare a un mondo in cui regni l’uguaglianza di genere è persino difficile da immaginare. Come puoi creare qualcosa che neanche riesci ad immaginarti? Come puoi lavorare a un obiettivo che non riesci a descrivere?”

Gucci Chime for Change - Zine Promotion
Adam Eli durante l’evento di lancio del secondo numero di Chime zine – Foto di Vincenzo Lombardo/Getty Images – Per gentile concessione di Gucci

A queste domande hanno risposto una serie di attori che, attraverso la loro voce, i loro progetti, i loro lavori, il loro attivismo, la loro visione e le loro idee contenute nella rivista, contribuiscono a mantenere accessi i riflettori sulla diversità e a svuotare quei costrutti che catalogano l’individuo secondo forme di binarismo escludenti, alienanti e alterizzanti.

Un focus speciale di Chime è dedicato ai diritti dei trans in Brasile, e, in particolare, alla morte di Matheusa Passareli, brutalmente uccisa e bruciata a Rio De Janeiro dopo essere stata rapita. La sua storia prende forma attraverso le parole di sua sorella Gabe, che in una toccante e dolorosa lettera ricorda le personali battaglie portate avanti insieme a Matheusa contro il pregiudizio, l’oppressione dei loro corpi e delle loro voci, l’aspirazione a raggiungere forme di autodeterminazione e libertà di genere.

Percorsi verso un mondo gender free che vengono arricchiti da molteplici sguardi. C’è la foto-storia realizzata dal fotografo di base a Beirut, Mohamad Abdouni—editore capo del giornale fotografico queer Cold Cuts. Prendendo in prestito l’estetica cardine dei concorsi di bellezza e le pin up degli anni ’80, Abdouni cita due spazi culturali spesso percepiti come luoghi di oggettificazione della donna e di imposizione degli standard di femminilità, rovesciandone gli assunti con la figura di Nahed Sater, la prima body-builder donna araba ad aver mai vinto un titolo mondiale. Il messaggio è chiaro: la femminilità è relativa e non segue degli standar specifici. Solo noi stessi abbiamo il potere di definire il nostro genere.

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Nahed Sater, la prima bodybuilder araba a vincere un titolo mondiale, fotografata da Mohamed Abdouni per la Chime Zine e  Gucci CHIME FOR CHANGE

C’è poi la poesia della poetessa transgender sudafricana Lee Mokobi—co-fondatrice di Vocal Revolutionaries,—l’intervento di Nidia Bautista sul femminicidio, una piaga che a livello internazionale esige azioni forti per essere contrastata. Partendo dal Messico, paese con una profonda cultura machista, l’autrice descrive il termine femminicidio, illustra le svariate declinazioni che può assumere—campanelli d’allarme a cui prestare attenzione—e offre degli spunti di riflessione e azione per arrivare a ¡ NI UNA MUERTA MÁS! – Mai più nessuna morte.
griot mag chime zine gucci_1Se volete approfondire e conoscere tutte le storie, gli articoli di Chime, qui potete scaricare entrambi i numeri della zine.

CHIME FOR CHANGE

è una campagna internazionale lanciata da Gucci nel 2013 per riunire, unire e rafforzare le voci che discutono apertamente di uguaglianza di genere. Ad oggi la campagna ha raccolto più di 15 milioni di dollari a sostegno dei progetti e di attività di sensibilizzazione in 89 paesi. Attraverso il finanziamento di 430 progetti realizzati con 156 partner, il supporto di CHIME FOR CHANGE ha direttamente portato beneficio a più di 570.000 ragazze e donne  nel mondo, e ha raggiunto più di 3 milioni di famiglie e mebri della comunità.
Le co-fondatrici di CHIME FOR CHANGE Salma Hayek Pinault e Beyoncé Knowles-Carter hanno guidato la campagna con la loro coalizione di organizzazioni partner.

CHIME FOR CHANGE mira a ispirare la partecipazione in una comunità collettiva, riunendo le persone attraverso i confini e le generazioni nella lotta per l’uguaglianza.

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Arti visive, performative e audiovisive, cultura, musica e viaggi: vivrei solo di questo. Sono curatrice e produttrice culturale indipendente e Direttrice Artistica di GRIOTmag e SPAZIO GRIOT, spazio nomade che promuove la sperimentazione multidisicplinare, l'esplorazione e la discussione.