Cari Doppio Zero, Sciacquatevi La Bocca Prima Di Parlare Di “negri”

di GRIOT - Pubblicato il 02/07/2016

Ho usato un titolo ‘acchiappa click’ proprio come i signori di Doppio Zero che nel loro tentativo (e del suo autore) di fornire una chiave di lettura sull’uscita del Regno Unito dall’Europa scrivono: “BREXIT, Si scrive Europa ma si legge negri.” Questo è l’estratto che fa rabbrividire ma per una completa valutazione del testo, se avete tempo leggetelo tutto.

C’è dunque ben poco di sorprendente nell’uscita del Regno Unito dall’Europa. Ma si tratta poi davvero di una “uscita”? In effetti, il Leave non aveva tanto a che fare con l’uscita dall’Europa, quanto piuttosto con l’espulsione di questo pericoloso demone dal corpo della nazione. L’UK non ‘va’ da nessuna parte, è l’Europa che se ne deve ‘andare’ dall’UK. E quando si scrive Europa, si deve leggere ‘i negri’. Come si è sempre i terroni di qualcuno, si è sempre i negri di qualcuno. L’impurità Europea è incarnata nei negri che sporcano le campagne inglesi, perché negri sono i Polacchi, i Rumeni, gli Spagnoli, gli Italiani. E ovviamente anche i Pachistani e gli Indiani e i Nigeriani che vivono in UK da diverse generazioni. Buttare fuori l’Europa significa grattare via lo sporco, a prescindere dalla sua appartenenza formale a uno stato della UE. E tenere solo il pulito.”

A mio modesto parere si tratta di un’analisi vuota, fatta dai soliti intellettualoidi che cercano di ergersi ad autorevoli paladini della corretta valutazione di fenomeni extra-italiani (forse è il caso di rimanere all’interno dei propri confini, si rischia di meno) e offrono alla loro audience di riferimento (bianca) un quadro approssimativo e superficiale che, soprattutto per quanto riguarda il paragrafo in questione, manca di tenere conto della storia del Commonwealth e del rapporto tra le ex colonie africane, asiatiche e caraibiche con la Corona (che poi per il Regno Unito probabilmente vengono prima queste che l’Unione Europea, così come per le ex colonie viene prima il Regno Unito.) Della diversità etnica della società, che seppur piena di controsensi e problemi da risolvere sta avanti anni luce rispetto all’Italia. Del fatto che molti cittadini appartenenti alla working class non bianca (leggasi britannici-asiatici, britannici-africani, britannici-caraibici) abbiano votato anch’essi LEAVE. E che in questi giorni si stiano (paradossalmente e vergognosamente) registrando episodi di intolleranza razziale anche da parte di quest’ultimi contro islamici e immigrati. Purtroppo.

L’autore dell’articolo comunque è talmente disconnesso dalla realtà UK che ha attuato una forzatura vergognosa, utilizzando i “negri” come metafora di ciò che è indesiderabile senza neanche tenere minimamente conto dell’effetto che la BREXIT avrà sui neri britannici (anche quelli che hanno votato a favore del LEAVE) ed europei, ed aver approfondito altri punti, come Operation Black Vote.

Chiudendo, avrebbe potuto azzardare un paragone diverso, rimanendo nei confini europei, ovvero che gli Italiani che sono emigrati in Inghilterra per cercare un futuro migliore oggi vengono (leggermente) trattati come gli Italiani facevano (e fanno) con gli albanesi e i polacchi e, negli ultimi anni, i rumeni.  Sarebbe interessante sentire altre voci di intellettuali italiani ‘diversi’. Comunque è vero. Si è sempre “terroni” di qualcuno. Ma Federico Campagna e Doppio Zero, per favore non usate un termine che non conoscete e non potete maneggiare (con tanta leggerezza).

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