Candyman | Ecco Il Sequel Che Aspettavamo

di Cristina Idone - Pubblicato il 19/03/2020

Come annunciato dal trailer della Universal Picture, il 12 giugno 2020 nelle sale americane—tempi del Coronavirus permettendo—uscirà Candyman, definito sequel “spirituale” dell’omonimo film horror-cult del 1992, diretto da Bernard Rose.

Il video del trailer rimanda immediatamente alla leggenda raccontata da Rose: un gruppo di ragazzi, ripetendo cinque volte il nome di Candyman davanti allo specchio, sarà in grado di evocarne lo spirito, ma ciò avverrà solo a costo della vita di chi l’ha invocato.

Candyman – Terrore dietro lo specchio raccontava la storia di una studentessa che, scrivendo una tesi sulle leggende metropolitane, approfondisce la storia di Candyman, pittore ed ex schiavo afroamericano vissuto nel 1800 che si innamora, nell’allora quartiere popolare di Cabrini Green (Chicago), di una donna bianca. Il padre razzista della donna però fa assassinare Candyman con un linciaggio organizzato, e da lì lo spirito del protagonista emerge ogni qual volta il suo nome viene ripetuto per cinque volte davanti a uno specchio.

Il film, scritto dal regista Jordan Peele, premio Oscar con Scappa – Get Out (2017) e campione di incassi con Noi – Us (2019), insieme al produttore Win Rosenfeld, è ambientato ventotto anni dopo in una Chicago gentrificata dove non appaiono più le case popolari di Cabrini Green ma edifici lussuosi. Qui vive il protagonista, Anthony Mccoy, insieme alla sua ragazza, affermata direttrice di una galleria d’arte. McCoy, artista in crisi di ispirazione, per risollevare la sua carriera decide di approfondire e far luce sulla leggenda dello spirito maligno di Candyman. Questo gli permetterà di trovare nuova ispirazione e uscire dal blocco creativo, aprendo allo stesso tempo uno spiraglio nel passato che scatenerà una serie di eventi terrificanti nel quartiere.

L’espressione “sequel spirituale” suggerisce che potrebbero esserci dei cambiamenti rispetto alla storia originale. Tuttavia, il risvolto politico che Rose tocca a più riprese, riuscendo a mescolare tratti dell’horror splatter a messaggi di denuncia sociale, che vedono razzismo e discriminazione come argomenti centrali, non sono tematiche che un regista del calibro di Jordan Peele sembra poter trascurare. Difatti, lo stesso Peele in una conferenza stampa ha affermato di aver intrapreso questo progetto proprio perché il film di Rose per lui ha rappresentano una svolta della Black representation nel genere horror. Inoltre, la volontà di ambientare il sequel in una Chicago gentrificata intende sottolineare le conseguenze e, soprattutto, le contraddizioni che la “riqualifica” urbana comporta in termini di disparità sociali, economiche e razziali.

Il lungometraggio è diretto da Nia DaCosta. Nel cast sono presenti anche Teyonah Parris, Nathan Stewart-Jarret, Yahya Abdul-Mateen e Colman Domingo. C’è anche un cameo di Tony Todd, attore e produttore statunitense che ha fatto del genere horror il cardine della sua carriera.

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Italiana di origine etiope. Nata a Roma, passata per Torino e Pechino. Appassionata di musica, geopolitica e affascinata dalla potenzialità dello scontro/incontro tra culture.