Boo | Storie Che Sfidano Il Genere Binario
Agnese Roda, traduttrice e antropologa sociale italiana basata in Sud Africa, e Nick Mwaluko, autorǝ tanzanese basato in California, presentano una raccolta di storie di autrici/autori africanз che sfidano la cateogorizzazione di genere binaria da una prospettiva decoloniale.

Giugno 2018. Era uno di quei pomeriggi torridi, sul tardi. Mentre dalle mensole di una libreria di Città del Capo compilavo la scorta di libri per le mie letture serali, ho notato una copia di Africa Cities Reader II, pubblicato da Chimurenga Press. Per un pelo non sono rimasta chiusa dentro il negozio, assorta come ero nelle storie del libro, che avrei voluto leggere con urgenza.
Sono corsa subito a casa e mi sono rannicchiata nel mio caldo studio, sfogliando le pagine di questa nuova gemma. Str8, No Chaser è la storia che mi ha colpito subito per la stranezza del titolo, che ha usato—forse anche anche abusato del—la lingua inglese. Nel titolo infatti incorpora il moniker usato per le bevande locali all’interno dei circoli sociali dell’Africa meridionale, chaser, il che mi ha sorpresa perché la biografia dell’autorǝ recitava “natǝ in Tanzania”, Africa orientale.
In Str8, No Chaser, unǝ non specificatǝ protagonista africanǝ senza nome è alla ricerca di quel comfort queer che assume la forma di incontri sessuali durante la transizione della propria identità di genere da femminile a maschile. La/Il protagonista è alla ricerca di “materiale” per saperne di più sulle donne, prima di diventare un uomo, anche se l’arco narrativo fa un ottimo lavoro nel mettere in primo piano uno spazio fluido e transitorio attraverso il quale la/il protagonista naviga.
Caratterizzato da un concetto obsoleto ma onnipresente di genere binario, l’insaziabile e divorante viaggio dellǝ personaggiǝ mi ha offerto materiale e idee per fare ciò che amo, tradurre, e attraverso esso la possibilità di connettermi con e allo stesso tempo andare oltre i tragici limiti del genere binario.
Quella notte, cercando informazioni sull’autorǝ per sapere di più su quel protagonista senza nome, ho incontrato sui social media Nick Mwaluko. È da questo incontro online che è nata l’idea alla base di questo progetto. Abbiamo deciso di cercare storie nuove, con un punto di vista non binario; storie che potrebbero supportare la decolonizzazione di mente e corpo, liberandoci da narrazioni e ideologie che non servono al bene comune.
Il progetto Boo vuole essere un veicolo di riflessione e di apertura per identificare concetti di genere che, attraverso la traduzione in varie lingue, promuovono la trasformazione. Boo offre storie di genere africane illustrate e presentate in un formato fanzine in bianco e nero per sfidare il binarismo di genere occidentale.
– Agnese Roda
A partire da giovedì 9 dicembre, ogni due mesi GRIOT ospiterà una storia in triplice lingua del progetto ‘Boo. Storie di genere decolonizzate’.
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