Banksy è Arrivato A Roma

di GRIOT - Pubblicato il 24/05/2016

Oggi inaugura l’attesissima mostra di uno degli artisti più popolari sulla faccia della terra. Un uomo (o un collettivo?) di cui nessuno conosce l’identità. Da anni agisce indisturbato per le vie del mondo tappezzando muri e luoghi di opere di street art e installazioni che dichiarano guerra alla guerra e al capitalismo più sfrenato.

Eppure tra un’incursione e l’altra, messaggi di denuncia e di amore per la libertà, il lavoro di Banksy è stato rinchiuso tra le mura di un museo (non è la prima volta), esposto in una mostra considerata, con i suoi 150 pezzi  (tra dipinti, stampe, sculture e oggetti vari provenienti esclusivamente da collezioni private) la più grande esposizione mai dedicata all’anomimo artista. Guerra, Capitalismo e Libertà.

“Che orrore!”, potrebbe essere la sintesi di alcuni commenti e articoli che circolano in rete. Non solo negativi ovviamente. Anzi. Ma ci siamo voluti soffermare su quelle polemiche inutili e mal (per nulla) argomentate, giusto per evitare il rischio che qualcuno possa cadere nella stessa trappola.

Una mostra completamente senza senso” [scusa ma come fai a saperlo se ancora non l’hai vista?]; “È vergognoso, mi dispiace, fa schifo!!!” [cosa è vergognoso? cosa ti dispiace? cosa ti fa schifo?]; “Non si può rinchiudere la ribellione in una cornice” [dovresti dirlo direttamente a Banksy che ha deciso di realizzare delle opere su tela, sculture e installazioni, consapevole che venderle a collezionisti privati avrebbe significato una loro possibile esposizione, che in termini di mercato si traduce in incremento del loro valore e dei lavori di Banksy.]

Banksy lo avete insultato incorniciando le sue opere” [tesoro, si è insultato da solo se la vuoi mettere così.] “Sicuramente Banksy non vedeva l’ora di finire appeso nel muro di una galleria guardato da tutte quei bei signorotti in giacca e cravatta. dovrebbero vergognarsi per la faccia tosta che hanno.” [1. i signorotti che faranno parte del pubblico – insieme ai ‘comuni mortali’ – che andrà a vedere la mostra magari sono gli stessi ai quali Banksy ha venduto le sue opere; 2. chi dovrebbe vergognarsi? Mica le hanno strappate dai muri come è stato fatto con i lavori di Blu a Bologna.]

Polemiche a parte, contrari o favorevoli a questa mostra, invece di guardare i suoi lavori sugli schermi di tablet o telefoni, non sarebbe più curioso vedere l’universo Banksy dal vivo e magari scorprire finalmente il suo volto, visto che si vocifera che ci sarà anche un suo autoritratto? La mostra è a Palazzo Cipolla e dura fino al 4 settembre. Qui trovate maggiori info.

Segui GRIOT Italia su Facebook, @griotmagitalia su Instagram Iscriviti alla nostra newsletter
Art & Culture, Music, Photography, Style, Video
GRIOT
+ posts

Condividere. Ispirare. Diffondere cultura. GRIOT è uno spazio nomadico, un botique media e un collettivo che produce, raccoglie e amplifica Arti, Cultura, Musica, Stile dell’Africa, della diaspora e di altre identità, culture e contaminazioni.