
“Le cose buone richiedono tempo” è un cliché sentito e risentito, essendo il tempo l’unica cosa che nessuno sembra avere—o essere in grado di creare—di questi tempi. Questo è il motivo per cui il nuovo EP del duo con base a Johannesburg, ci ricorda che, a volte, ci vuole tempo per creare qualcosa di buono, specialmente in un settore musicale che è irrimediabilmente dipendente dal binomio novità-velocità.
L’artista e cantante sudafricana KoekSista (Ulungile Magubane) e il DJ e produttore ghanese-liberiano Blaqkongo (Brendan Witherspoon) hanno messo nel loro ultimo progetto B_U: Session 1 [B_U sta per Be You] il meglio dei loro talenti, ma soprattutto, gli hanno donato il loro tempo. A un decennio di un decennio, ascoltare il risultato è particolarmente piacevole.
Il progetto trova le sue prime radici a Pretoria, dove i due erano compagni di scuola e, registrando alcune tracce, trovarono (ecco questa parola di nuovo) tempo. All’università il duo ha prodotto il loro primo successo ‘sottovalutato da Internet’, Le Jardin— una traccia prodotta dentro una vasca da bagno con una tastiera MIDI base e il microfono incorporato di auricolari di pessima qualità. Tuttavia, come spesso accade, i loro percorsi ha preso direzioni diverse, per poi riportali a Johannesburg passando per New York, Ginevra, Città del Capo, Londra e Madrid.
Durante tutto il periodo, hanno entrambi sviluppato i loro progetti artistici e musicali (date un’occhiata, ne vale pena) Koeksista come cantautrice e performer e Blaqkongo come producer e DJ. Dopo essere tornati a Johannesburg anni dopo, hanno deciso di tornare sui loro vecchi progetti e sono finiti a fare musica insieme di nuovo, un passo che alla fine ha portato a B_U: Session 1.
Scegliendo il tema apparentemente banale per cui l’amore è nella musica, il duo ha come raddoppiato il loro stile personale sia nella forma che nel contenuto. Infatti, cercando di esplorare sia il genere che la narrazione, hanno consacrato questo EP come il primo di una serie di sessioni in corso in cui sperimentano tecniche sonore. Il risultato è un mix raro e delizioso che stupisce, pensate al new age, kwaito, house, pop, acid-jazz, hip-hop, rnb: un panorama sonoro complessivo è accattivante, ma non convenzionale.
B_U: Session 1 prende una miriade di direzioni ordinatamente legate insieme da linee di bassi corroboranti punteggiati da una cassa prominente, e tutte queste direzioni sono accompagnate da storie d’amore—non corrisposte—familiari e magnificamente raccontate. Cosparso di sentori di casa nostrani e dell’inconfondibile groove del kwaito new age, il singolo, Lonely Girl, è la melodia più vivace dell’EP. Il coinvolgente ritornello offre l’introduzione ideale al progetto, dando un assaggio della sua natura del lavoro e d essendo la traccia di riferimento per i DJ.
Ma la trama si infittisce rapidamente mentre si naviga nelle tonalità stratificate del dark pop di What Have You Done?, la traccia più lunga del progetto. La voce e i testi di Koeksista sono freschi e facili da ascoltare e si contrappongono alla geniale produzione di Blaqkongo che prende generosamente da altri generi, pur mantenendo il proprio carattere.
Exit Flow, la traccia più forte dell’EP, fonde discretamente acid jazz e RnB. C’è un focus sulla voce ma accentuato da una svolta interessante e da kick audaci verso la fine. Il giocoso mix di hip-hop e neo-soul in Voicemail è una piacevole sorpresa che parla al cuore del progetto. Lo storytelling conversazionale di Koeksista in questa traccia è di per sé un punto culminante, ma è sottolineato dal beatmaking di Blaqkongo che inizia con un kick effervescente. A poco più di due minuti, la traccia fa ritornare nel testo il tema generale dell’EP: “Non voglio che sia facile, solo che sia possibile” è una storia di un affetto mal riposto, di fiumi pieni di desiderio, di desiderio che fa venire le farfalle nello stomaco e di eventuale accettazione.
L’EP di quattro tracce è una formidabile esplorazione delle trappole dell’amore dei giorni nostri, una ingegnosa rivisitazione della ballata in una colonna sonora che si fa più riconoscibile per il caos che gli appuntamenti dei giorni moderni possono diventare. I B_U contribuiscono alla ricchezza delle loro singole influenze musicali e, senza alcuno sforzo, i loro profili artistici si fondono per creare un suono nuovo distintivo ma familiare. L’EP vi condurrà in un viaggio sonoro di buon gusto attraverso la storia di una relazione amorosa con gravissimi problemi di comunicazione. È un viaggio verso un luogo che è immaginario, ma al contempo saldamente radicato nel momento contemporaneo, e che vale sicuramente la pena visitare.
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Sono una persona molto eclettica con un’ossessione per la musica e la sociologia. Nata e cresciuta in Italia, Londra è diventata la mia casa. Qui creo beat, ballo, canto, suono, scrivo, cucino e insegno in una scuola internazionale.