Art Comes First Reinterpreta Lo Stile Cowboy Dei Bills Congolesi Degli Anni ’50

di Gaylor Mangumbu - Pubblicato il 07/11/2017

Art Comes First è un progetto che da sempre ci appassiona, Sam Lambert e Shaka Maidoh con il passare del tempo hanno reso questa loro creatura molto più di un semplice brand, realizzando altri lavori e collaborazioni a misura di veri intenditori, con uno stile autentico e molto ricercato, sempre lontano dalle solite tendenze mainstream.

La collezione Autunno/Inverno 2017 del duo londinese rimarrà sicuramente nella storia. Ispirata all’universo sconosciuto dei Bills, ci trascina dritti nella capitale della Repubblica Democratica del Congo durante gli anni ’50. Un viaggio alla scoperta di una subcultura che è esistita di cui però in pochi ne sono a conoscenza. Tra le varie fonti che hanno ispirato questa collezione va assolutamente menzionato Charlies Didier Gondola, professore associato presso l’Indiana University e autore del libro Tropical Cowboy. Tropical Cowboy è l’unico testo, accompagnato dalle bellissime foto di Jean Depara, capace di approfondire nel dettaglio le vicende di questa subcultura della gioventù congolese tanto affascinata dai cowboy e dai western movies americani.

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Foto di © Jean Depara (1928 – 1997)

Quello dei Bills o degli Yankees è un movimento nato a Kinshasa – ai tempi Leopoldville – intorno agli anni ’50, che trova spazio anche nel film documentario ‘La Belle at the Movies‘, di Cecilia Zoppelletto. Si trattava di gang di ragazzi giovanissimi, teenager, attratti dagli eroi imposti dalla cinematografia western Made in U.S.A., come Buffalo Bill, e in seguito anche da quella italiana, con personaggi come Django e altri, apprezzati soprattutto per la loro mascolinità e le loro capacità di agire in situazioni critiche, nonostante l’uso della violenza.

Lo spirito di emulazione in quegli anni era così forte che molti giovani fecero proprio anche il modo di abbigliarsi dei cowboy, sfoderando outfit fantasiosi e un’attitudine quasi di sfida contro il resto della società, la corrente politica di allora. Uno spirito ribelle dovuto anche al disagio sociale e all’emarginazione in cui molti vivevano, risultato delle politiche coloniali dell’impero Belga presente in quel periodo in Congo. In quegli anni infatti a Kinshasa per legge ai congolesi era permesso studiare solo fino alle scuole primarie. Per i belgi mantenere il livello dell’istruzione basso era uno dei modi più efficaci per rafforzare il proprio dominio sulla popolazione.

La collezione di Art Comes First, prendendo spunto dalle fotografie di Depara, ha riscritto in chiave moderna – con outfit molto curati – questa attitudine western dei Bills, eliminando la violenza e il machismo, facendo largo a un eleganza più consapevole e un forte carico di charme.
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La nuova collezione si può trovare in questi negozi.

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È impossibile crescere a Roma senza interessarsi all'arte, allora che fai? Studi tutto quello che la mamma crede sia sbagliato per te: Accademia di Belle Arti prima, e Moda e Costume dopo, incastrando nel mezzo la passione per le sneaker, il cinema,la fotografia, la musica e il gelato al gusto di mango.