
Il 27 maggio ricorre l’anniversario della morte di Gil Scott-Heron, figura chiave nella cultura afroamericana e nella scena hip hop mondiale. Poeta, musicista, pianista, artista, performer, attivista e intellettuale, ma anche inventore della spoken word, il primo a fondere la parola non cantata con la musica, the godfather of rap, durante la sua vita ha fatto così tante cose importanti che non sono riducibili semplicemente ai dischi (oltre venti) e agli scritti. La sua eredità culturale è talmente vasta e preziosa da essere difficilmente definibile.
Per questo la crew Mezzopalco, attiva da qualche anno nel circuito italiano tra rap e spoken poetry, già vincitrice nel 2018 del “Premio Dubito di Poesia con Musica”, ha scelto di dedicare il primo singolo del suo album di debutto, IMPRE, proprio a Gil Scott-Heron.
A Memoir [Gil Scott-Heron] esce il 27 maggio—raccontano Riccardo Iachini e Toi Giordani, voci del gruppo e autori di testi e concept del disco, affiancati da Ninjoh Beats per il beatbox—perché “Gil Scott-Heron è il personaggio da cui è partito tutto il viaggio del Mezzopalco: primo brano scritto del disco-spettacolo, primo imprescindibile del nostro pantheon di padri e madri della cultura orale in Occidente. Pioniere dello spoken word, la sua musica ci ha da sempre accompagnato per la sua capacità di FARE poesia, nell’accezione attiva e verbale, sia nell’unire narrazione e blues, funky, testi ricercati e flow, sia nell’urgenza e nella presenza della parola nel mondo suo contemporaneo.”
Il brano, accompagnato da un videoclip che gioca sul paradosso—è giusto girare un film se The Revolution Will Not Be Televised?—è un omaggio, “un modo per riverberare un discorso, cercando di riattualizzarlo in un altro tempo, attraverso altre voci e allo stesso tempo, più semplicemente, un modo di ringraziare e celebrare, in piccola parte, il suo enorme lascito culturale e umano.”
Il singolo A Memoir [Gil Scott-Heron] anticipa l’uscita di IMPRE (17 giugno 2022), prodotto da Zoopalco Poetry Label, prima etichetta italiana di spoken music e poesia orale, nata a marzo 2022 come naturale emanazione del collettivo Zoopalco di Bologna. L’album è composto da dodici tracce prodotte con sole voci – due narratori e un beatboxer—che muovono parole e poesia a tempo di hip hop, drum’n’bass, techno, trap e jungle. I brani sono ispirati a diversi artisti e artiste che hanno plasmato e influenzato, in maniere differenti e uniche, la “Storia orale dell’Occidente”.
Metà italiana, metà egiziana, nata e cresciuta nelle Marche, passata per Bologna, adottata da Milano, lavoro nel campo della comunicazione e dei media. Scrivo di musica, street art e controculture, sono affascinata dalla contaminazione culturale a tutti i livelli.